Un convegno all’Unesco per i 30 anni del Meeting

Per il trentennale della kermesse riminese che si fonda sul dialogo e l’amicizia tra i popoli si terrà un incontro nella sede parigina dell’Unesco, dove sarà allestita anche la mostra fotografica sul Meeting   

 

Il ‘Meeting di Rimini per l’amicizia tra i Popoli’ festeggia il trentennale con un convegno alla sede parigina dell’Unesco. L’appuntamento con il dialogo interculturale e compie trent’anni e per l’occasione con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri, promuoverà l’incontro dal titolo: ‘La conoscenza è sempre un avvenimento: 30 anni di dialogo’ che si terrà il prossimo 5 maggio a Parigi alle 11 presso la sede dell’Unesco (sala II, 7 Place de Fontenoy).

 

Interverranno Emilia Guarnieri, presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli; Mons. Francesco Follo, rappresentante permanente della Santa Sede presso l’Unesco; Giuseppe Moscato, ambasciatore, delegato permanente della Repubblica Italiana presso l’Unesco; Olabiyi Babalola Joseph Yai, presidente del Consiglio Esecutivo dell’Unesco e delegato permanente del Benin presso l’Unesco; Rora Navarro-Tolentino, ambasciatore delle Filippine in Francia e delegato permanente delle Filippine presso l’Unesco; John Waters, columnist Irish Times; Yves Coppens, professore emerito al Collegio di Francia. Modererà Roberto Fontolan, giornalista.

 

In concomitanza con l’evento sarà allestita la mostra: ‘Il Meeting per l’amicizia fra i popoli: immagini di una storia’ che attraverso testi e immagini racconterà la storia delle trenta edizioni a cui hanno partecipato tra gli altri personalità come il Santo Padre Giovanni Paolo II, l’allora cardinale Ratzinger, Madre Teresa di Calcutta, l’Abbè Pierre, il Dalai Lama, Eugene Ionesco, Franco Frattini, Faisal Husseini, Jerome Lejeune, Jean Guitton, Francois Michelin, Emmanuel Levinas, Eugene Ionesco, i Bonzi del Monte Koya, Mons. Fouad Twal, Simone Veil, Jacques Diouf, Shear-Yashuv Cohen, e tanti altri provenienti dai 5 Continenti. La mostra rimarrà allestita presso il Foyer della sala II presso la sede dell’Unesco dal 5 al 7 maggio.

 
Scopo del convegno di Parigi che replicherà anche in Brasile e negli USA è quello di proporre una buona pratica di dialogo interculturale, per favorire l’incontro di civiltà attraverso l’amicizia di popoli che si avvicinano. Il metodo è l’amicizia di un piccolo gruppo iniziale di persone che in 30 anni ha fatto sì che la loro amicizia diventasse una proposta di vita ed un avvenimento culturale per più di 700 mila persone. È nata un’esperienza di popolo che testimonia un avvenimento, è attenta ai bisogni e ai drammi umani rispondendovi con delle opere, genera cultura comunicandola con creatività, libertà ed intelligenza.

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