
(ANSA) – BARI, 02 MAG – “Vi dono questi supereroi in quanto
loro non finiscono mai di essere eroi, come voi. Anche mio
figlio è un guerriero come voi. Anche essendo lontano vi mando
un abbraccio immenso con tutta la mia forza. Non mollate”. Sono
le parole, cariche di emozione, che si leggono nella lettera che
un papà recluso nel carcere di Trani ha affidato al cappellano
dell’istituto di pena, don Raffaele Sarno, assieme ad alcuni
origami fatti con le sue mani usando carta colorata e tanto
amore. Pupazzetti che sono stati donati, grazie all’associazione ‘Apleti Ets’, ai bambini ricoverati nel reparto di
Oncoematologia pediatrica del Policlinico di Bari.
“Sono stato contattato da un detenuto della casa
circondariale che mi riferito di avere un figlio malato di
diabete e che voleva regalare un sorriso ad altri bambini che
stanno affrontando un percorso di malattia. Ed è stato molto
bello non solo che abbia realizzato Superman, Minnions e altri
animaletti ma che lo abbia fatto con il solo obiettivo di donare
gioia”, spiega don Raffaele. Gli origami sono diventati
espressione di riscatto di un uomo prima che di un padre, che
attende di saldare il suo debito con la giustizia per poter
alleviare le giornate del suo bambino.
“È stato molto bello come pensiero perché – aggiunge il
sacerdote – lì dove tante volte si afferma una mentalità che io
definisco predatoria, ha avuto la meglio una mentalità di
solidarietà, di vicinanza, di condivisione soprattutto nel
dolore”. “Questo significa un po’ infrangere certi tabù,
infrangere certe mentalità perché chi ha provocato sofferenza
attraverso i reati compiuti – conclude – intende cambiare
prospettiva di vita trasformado il male fatto in bene”. (ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte