“Un errore che danneggia l’Italia”. Il 59% boccia la follia Ue sulle auto green

Il crollo della fiducia degli italiani verso l’Unione europea trova radici proprio in quelle che vengono reputate delle vere e proprie follie, come la recente decisione di vietare dal 2035 i motori endotermici per le auto e i furgoni nuovi. La direzione è quella di avere zero emissioni. Ma lo stop alle auto a benzina e diesel fa storcere il naso agli italiani che, stando al sondaggio di Termometro Politico, hanno bocciato in maniera netta il regolamento ratificato dai ministri europei dell’Energia.

Gli italiani bocciano l’eurofollia sulle auto

Dalla rilevazione emerge un fronte molto largo di chi si mostra assai critico verso la scelta Ue che impone nuove auto elettriche o alimentate con carburanti sintetici. Nello specifico il 40% la reputa una linea fanatica e sbagliata che solamente l’Unione europea ha sposato nel mondo: si teme che possa pesare sui portafogli italiani e che finisca per favorire l’industria di altri ai danni della nostra. Per il 19,6% è sbagliata: sarebbe meglio offrire incentivi e sgravi ai consumatori e ai produttori (dunque senza obblighi) e consentire anche il biofuel proprio come vorrebbe l’Italia.

Il totale dei contrari ammonta dunque al 59,6%. Invece il 24,1% lo giudica come un buon compromesso perché per allora le case produttrici avranno un’offerta adeguata e gli Stati dovranno installare le colonnine di ricarica necessarie. Solamente il 12,1% crede addirittura che si sia aspettato troppo e auspica un cambiamento più radicale nel breve periodo. Il restante 4,2% non sa o preferisce non rispondere.

La sfiducia degli italiani verso l’Ue

L’Italia si è astenuta nel voto in Consiglio sul regolamento in materia di emissioni inquinanti degli autoveicoli nuovi: è stata giudicata positiva, anche se non sufficiente, l’apertura sui carburanti neutri in termini di emissioni. Sicuramente è importante la scelta di riconsiderare i motori endotermici indispensabili per la sostenibilità economica e sociale di molti Paesi dell’Unione. Ma l’Italia non intende cedere sui biocarburanti: la partita è ancora aperta e si proverà a portare a casa il risultato.

Al momento la direzione intrapresa a livello europeo segna e rafforza ulteriormente la distanza tra gli italiani e i provvedimenti Ue. La fiducia ha registrato il dato più basso degli ultimi tre anni: il calo generalizzato e trasversale, che testimonia la crescente “eurodistanza”, è causato dal timore sugli effetti negativi che potrebbero innescare le decisioni di Bruxelles. Ecco perché il grado di fiducia nelle istituzioni europee continua a scarseggiare.

Nota del sondaggio:
Sondaggio realizzato con metodo CAWI, 4.200 interviste raccolte tra il 28 e il 30 marzo 2023. Il sondaggio è disponibile qui.


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