Chiedere ad altri di compiere un “gesto eclatante” può risultare ingenuo o, addirittura, fuori luogo dato che, solitamente, un vero “gesto eclatante” comporta sempre un sacrificio da parte della persona interessata. Se poi l’obiettivo è semplicemente quello di attirare l’attenzione su un problema, un tema o una tesi, strumentalizzando tale gesto, quest’ultimo può divenire concretamente inutile.
Tuttavia, è innegabile che porre in essere gesti simili con decisione, possa avere un alto valore morale e, talvolta, quando siano seguiti da altri gesti eclatanti, una grande efficacia pratica. Soprattutto se a compiere tali atti sono personaggi che ricoprono un ruolo centrale per il nostro Paese: mi riferisco in particolare ai membri del Consiglio Grande e Generale.
L’appello che voglio rivolgere è indirizzato pertanto a questa categoria, anzi ad alcuni di loro, neoeletti, rappresentanti di una concezione politica di sinistra in cui io stesso, sino a qualche tempo fa, mi rispecchiavo: Muratori Michele, Zanotti Guerrino, Belluzzi Andrea, Selva Vladimiro, Giovagnoli Gerardo, Morganti Francesco.
A questi giovani Consiglieri, parte dell’attuale maggioranza, chiedo di compiere un “gesto eclatante”, di fare un passo indietro per il bene del nostro Paese e di contribuire a creare una nuova San Marino, libera e credibile, lontana dai giochi di potere tipici di un vecchio sistema, logoro e superato.
Un sistema che ha avuto inizio con l’arrivo del benessere economico e ha fatto sì che ci dimenticassimo di essere cittadini: ognuno si è chiuso nel proprio egoismo e nella ricerca del benessere individuale, delegando ad altri tutte le decisioni importanti per la vita di una nazione.
E’ così che i peggiori si sono impadroniti del potere, perché gli abbiamo dato carta bianca. E questa pessima classe dirigente ha usato il proprio potere per renderci simili a loro, distruggendo i veri valori,( tra i quali, quelli della sinistra) abbrutendoci nella ricerca ossessiva del denaro e del potere quali unici parametri per la misura della qualità di una persona.
Così siamo diventati incapaci non solo di creare un’alternativa, ma persino di pensarla come possibile.
Ma adesso i nodi stanno venendo al pettine: una recessione senza fine sta portando alla luce la verità, la nuda realtà di una classe dirigente arrivista, spesso poco lungimirante, molte volte al servizio del grande potere finanziario.
Tutto è perduto, dunque? Ci resta solo una rabbia inconcludente? Non ancora, ecco il perché del mio appello. In molti c’è ancora coscienza civica, voglia di fare, cultura e competenza. Non siamo antropologicamente inferiori, non abbiamo un difetto genetico che fa di noi dei “corrotti fannulloni spaghetti e mandolino”. Non tutti, almeno.
Dobbiamo solo svegliarci e per prima cosa informarci, smettere di essere spettatori passivi della propaganda massmediatica: cercare, studiare e criticare, usare il cervello.
Alcuni lo stanno già facendo, con poche risorse e nel silenzio generale. Sono ancora pochi: aiutiamoli a creare e diffondere conoscenza. Non abbiamo le tv, ma abbiamo la rete, abbiamo i libri, abbiamo le piazze e i luoghi di incontro privati.
Se restiamo da soli, l’impotenza e la frustrazione avranno il sopravvento, ma c’è chi si sta organizzando, chi sta facendo rete, e dalla rete movimento, e dal movimento soggetto politico.
E’ l’ignoranza che ci rende sudditi, sta a noi scegliere di tornare cittadini.
Vorrei chiudere questa mia riflessione con una citazione dedicata ai Consiglieri sopra citati, con l’auspicio che sia di stimolo e di insegnamento per tutta la cittadinanza:
“Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza. Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il nostro entusiasmo. Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra forza” – Antonio Gramsci.
Lorenzo Faetanini – SAN MARINO 3.0