
(ANSA) – ROMA, 23 GEN – HADLEY FREEMAN, I FRATELLI GLASS
(Rizzoli, pp.400, 20 euro; traduzione di Michele Martino). Un
memoir che attraversa gli avvenimenti più tragici del secolo
scorso, ma anche l’interessante saga di una famiglia alle prese
con fughe, eroismi, addii tra l’Europa e gli Stati Uniti. Si
intitola “I fratelli Glass” il libro di Hadley Freeman edito da
Rizzoli in occasione del Giorno della Memoria. Dopo aver trovato
una scatola piena di lettere e fotografie e un libro di memorie
di sua nonna Sala, nata nel 1910 in un paesino dell’impero
austroungarico, ultima di quattro fratelli, emigrata prima a
Parigi e poi arrivare in America a ridosso della Seconda guerra
mondiale, l’autrice sceglie di ricostruire la storia della sua
famiglia a partire dalle origini ebraiche. Il libro compie un
cammino a ritroso lungo 100 anni e compone un affresco
variegato. Tutto inizia dalle vite dei quattro fratelli Glass:
Sala, la nonna di Freeman, intrappolata in un matrimonio
infelice, e i suoi 3 fratelli, Alex, couturier di successo e poi
gallerista d’arte, amico di Dior e Chagall, la cui fortuna cela
ombre e ambiguità; Jacques, benvoluto da tutti ma nato sotto una
cattiva stella, patriota al servizio del suo paese di adozione;
Henri, ingegnere meticoloso, inventore di un dispositivo
fondamentale per la resistenza nella Francia occupata. (ANSA).
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