
(ANSA) – ROMA, 09 SET – Una vita inseguendo l’oro. E’ la
storia di Gianni Lonzi e Antonella Ragno, scritta dal
giornalista Giorgio Martino nel libro “Un oro per la vita” edito
da Kenness Publishing a 50 anni dai successi della fiorettista
azzurra di Monaco 72 e presentato questa mattina al Salone
d’Onore del Coni. Gianni e Antonella, marito e moglie, un legame
scandito dai quadrienni delle Olimpiadi a partire dal primo
incontro al villaggio Olimpico di Roma, proseguito a Tokyo, a
Città del Messico e coronato da un matrimonio che nel 2019 ha
festeggiato le nozze d’oro. Come la medaglia vinta a Roma ’60
nella pallanuoto da Lonzi o quella conquistata dalla Ragno nel
fioretto a Monaco ’72. “Lo sport italiano è riconoscente a
Gianni e Antonella – dice il numero uno del Coni Giovanni Malagò
– Oggi gli atleti si frequentano, si fidanzano e si sposano
all’interno della stessa disciplina perché la loro vita è
scandita quasi in modo religioso. Non so se oggi un giocatore di
pallanuoto troverebbe la stessa facilità di frequentare una
schermitrice. Sono felice che siete stati i primi e che lo sport
abbia questo senso di conoscenza. Questa è la vostra casa”. Poi
la parola passa al presidente della Federscherma, Paolo Azzi,
che definisce l’oro di Antonella Ragno nel 72, insieme a quello
arrivato a squadre, uno “spartiacque per la scherma italiana
dopo anni di strapotere del blocco sovietico”. Le conclusioni,
invece, vengono affidate ai due olimpionici azzurri. “Le
medaglie più belle sono i miei figli. Per i 50 anni da quella
medaglia di Monaco pensavamo a qualcosa di speciale e l’abbiamo
fatta davvero grossa con il libro” scherza la Ragno dal palco,
mentre di poche parole il marito che ringrazia gli amici di una
vita. (ANSA).
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