Un Polo per minori nell’ex feudo del clan Bidognetti

(ANSA) – CASERTA, 17 FEB – Dopo l’abbattimento a Casapesenna
(Caserta) dell’abitazione dove fu catturato nel dicembre 2011
l’allora capo del clan dei Casalesi Michele Zagaria, un’altra “pagina di legalità” si festeggia nel vicino comune di Casal di
Principe, con lo Stato che si riappropria di tre immobili in
quella che una volta era l’area della città feudo del clan
Bidognetti, cosca storica del clan dei Casalesi facente capo a
Francesco Bidognetti, detto “Cicciotto e Mezzanotte”, da oltre
20 anni in carcere così come l’altro boss di Casal di Principe,
Francesco “Sandokan” Schiavone.
    Nell’ex feudo ‘bidognettiano’ di via Firenze, le tre villette
ed un cortile confiscate ai fratelli Luigi e Alfonso Diana,
fedelissimi di Cicciotto, saranno sede di un Polo per minori e
giovani, inaugurato oggi, e affidato alla Fondazione Don
Calabria per il Sociale Ets che prevede la realizzazione di
Comunità residenziali e laboratori formativi con annessa
comunità per minori stranieri. Accoglienza, formazione e
animazione territoriale saranno i cardini della collaborazione
tra il Comune di Casal di Principe e la Fondazione.
    “Ieri l’abbattimento del covo di Zagaria, oggi la
riappropriazione di beni in una zona che fino a pochi anni fa
era controllata dal clan Bidognetti. Ieri e oggi sono state due
bellissime giornate per questo territorio”, commenta il sindaco
di Casal di Principe Renato Natale. Presenti all’inaugurazione
il Vescovo di Aversa Angelo Spinillo, padre Massimiliano
Parrella dell’Opera don Calabria, il vicepresidente della Camera
Sergio Costa (M5S), secondo cui “i fondi del Fug (Fondo unico
Giustizia, ndr) dovrebbero essere utilizzati anche per i beni
confiscati, altrimenti accade ciò che già avviene, ovvero che il
50% dei beni sottratti alla camorra non viene riqualificato per
mancanza di fondi”. Per l’assessore regionale Mario Morcone,
dopo “la bella pagina di ieri, se ne apre un’altra a Casal di
Principe. Questa zona ha tanti problemi ma è anche
all’avanguardia nella gestione dei beni confiscati”. (ANSA).
   


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