Desideroso di conoscere il calcio e la cultura della Repubblica, Matt Barnes ha soggiornato qua per tre giorni, assistendo a una partita del club di Serravalle e visitando la Federcalcio
La Juvenes-Dogana avvicina San Marino e il Regno Unito. Se fisicamente è impossibile costruire un ponte tra il Titano e Oltremanica, si può però pensare di crearne a livello culturale, e il club di Serravalle lo ha fatto portando nella Repubblica, per tre giorni, un giornalista inglese desideroso di scoprire la Serenissima e la sua passione per il calcio. Matt Barnes, 34 anni, a novembre ha scritto un’e-mail al club dopo averlo trovato su internet. A rispondergli ha trovato Adrian Eacock, suo connazionale, che è stato inserito quest’anno nell’organigramma societario come dirigente.
I due sono rimasti in contatto nelle settimane successive, fino a organizzare la trasferta di Barnes, durata un intero fine settimana. In questi tre giorni il giornalista inglese ha visitato il Paese, è stato accolto dalla Juvenes-Dogana, da cui ha ricevuto una delle maglie usate nella trasferta di Europa League del 2015-16 e dei gadget della squadra, e ha poi assistito alla partita disputata allo stadio di Montecchio contro il Pennarossa. Al termine dell’incontro è stato anche ricevuto dalla Federazione sammarinese giuoco calcio, che gli ha aperto gli ambienti della propria sede e donato dei gadget.
“Sono venuto a San Marino per assaporare la cultura unica della Repubblica, ma anche il suo calcio, che è chiaramente una passione, in questo microstato, nonostante un ristretto bacino di calciatori a cui attingere – commenta Barnes, dall’Inghilterra -. La Juvenes-Dogana mi è rimasta impressa, la maglia di gioco è stupenda e si tratta chiaramente di un club ambizioso. Che fortunata coincidenza che avessero un inglese nel club! Non vedo l’ora di seguire il loro viaggio, a distanza, e spero anche più da vicino, in futuro”.