Un sammarinese a New York. Intervista ad Andrea Iwanejko, il giovane ‘economista’ trasferitosi a Brooklyn

Pubblichiamo di seguito l’interessante intervista di Antonio Molino a Andrea Iwanejko. Giornalista per immagini, Antonio Molino (Milano, 1956) è illustratore e pittore che ama scrivere.Ogni domenica l’inserto culturale del Quotidiano Nazionale, che racchiude in sè le prestigiose testate de Il Giorno di Milano, Il Resto del Carlino di Bologna e La Nazione di Firenze, pubblica in copertina un’illustrazione di Antonio Molino che rimanda al servizio di apertura dedicato a un particolare personaggio. Antonio Molino realizza ogni mese per il mensile Focus un’illustrazione ospitata nella sezione MyFocus, che racconta di una leggenda metropolitana proposta da un lettore. Andrea Iwanejko invece è un sammarinese che ha sviluppato la sua passione approdando a Brooklyn e lì si sya conquistando la sua notorietà. Ecco l’intervista:

“Càpita, ad alcuni giovani, di entrare nella vita adulta compiendo un grande salto. E’ come se fosse necessario allontanarsi dal tronco delle proprie origini per poter crescere. A volte si tagliano le radici in modo netto, a volte i legami sottostanti si allungano in modo elastico, mantenendo la comunicazione a distanza fra genitori e soggetto. E’ questo il caso di Drew Iwanejko, intraprendente 24enne con una bella e simpatica faccia da schiaffi, che coltivava in segreto un sogno fin da bambino: andare negli States. Nel senso di divenire cittadino americano. Lasciare un piccolissimo Stato (Drew/Andrea è nato a San Marino) per emigrare in una grande Nazione come gli USA. E in effetti, nel 2008, Andrea fa le valigie e inizia l’avventura.
“All’inizio la mia famiglia era un pò in dubbio… – ricorda Andrea – poi con l’andare del tempo i miei hanno compreso che la mia felicità è qui, facendo ciò che amo. Mi danno pieno supporto, ora… Senza di loro non sarei quel che sono. Non smetterò mai di ringraziarli…”.
Ma cosa ha spinto Andrea a trasformarsi in Drew? Forse il liceo economico-aziendale di S.Marino e poi la facoltà di Economia e Marketing a Bologna erano poco adatte per un carattere creativo ed esuberante come il suo… Sta di fatto che Andrea Iwanejko, a Brooklyn ormai da tre anni, … danza!
“Per diciotto mesi sono stato ISVP (International Student Visa Program, ndr) al Broadway Dance Center, dal 1984 una delle più rinomate scuole di danza, situata nel cuore di New York, a Times Square… – racconta Andrea – dodici lezioni alla settimana di hip hop e modern jazz… di tutto e di più!” E poi, nuovi stage in altre scuole, sempre nella Grande Mela e a Los Angeles. A Brooklyn, Andrea si è sentito accolto a braccia aperte: “Il primo impatto è stato favoloso, come mi aspettavo…” All’inizio, capire lo slang è stato duro, ma con il tempo Drew ce l’ha fatta, ora il suo accento e il suo linguaggio sono coerentemente brooklinesi! Non fa parte di nessun gruppo di strada, preferisce camminare da solo: c’è molta invidia, fra compagni di lavoro, e competizione portata all’estremo. Ognuno bada al proprio interesse, ma con un carattere estroverso (e romagnolo) come quello di Andrea/Drew, the Italian dancer, i rapporti non possono essere che piacevoli!
“Ho iniziato la mia esperienza come ballerino per Lee Charm, artista newyorchese legato al Contemporary R&B, il rhythm and blues di oggi (da non confondere con il rap, più ritmato ed essenziale), che più precisamente comprende hip hop soul, new jack swing, neo soul e crunk&blues… Ho partecipato ad alcuni music video e, in seguito, a una performance a BET 106 & Park, seguitissima rete tv dedicata all’hip hop e alla musica di tendenza”. Che annovera come beniamini, spesso presenti ai suoi show, artisti come Chris Brown, Kelly Rowlands, e, figure a noi più note, Lady Gaga e Beyoncé. E’ proprio all’ultimo music video di quest’ultima, Best Thing I Never Had, che Drew partecipa, in una delle versioni più spettacolari della performance! Bel colpo, per un giovane emigrato alle prese con le difficoltà di ingresso nei cast… “Non so dove potrò arrivare… – osserva Andrea- Di certo, aver fatto un video con Beyoncé è un ottimo punto di partenza! E so di essere ambizioso e determinato…” Questa sua convinta sicurezza, questa simpatica grinta gli deriva, probabilmente, dall’aver giocato per sette anni a basket : “Seguendo la NBA mi sono avvicinato agli USA” ricorda Andrea. E poi, da buon romagnolo, la passione per il motociclismo agonistico: “Correre in pista, e sottolineo in pista, non in strada, mi ha dato disciplina, maggior sicurezza… senso e consapevolezza del rischio!”
Il suo punto di riferimento artistico, oggi, è Eddie Morales, ballerino e coreografo per il cantante e attore Justin Timberlake, per Michael e Janet Jackson, Madonna e Prince. E’ un mondo, quello dell’entertainement statunitense, che non conosce la crisi più di tanto, “perchè in questo business continuano a girare montagne di $$$…anche se noi dancers a volte balliamo free… pur di ballare! – sorride Drew – Perchè la danza è un linguaggio. E’ un’espressione culturale, specialmente l’hip hop. Non si può ballare, l’hip hop, se non vivi hip hop… Per me, danzare è un modo per essere felice: mi permette di trasmettere le mie emozioni… rabbia o felicità che siano!”. E allora, Drew Iwanejko, tieni duro: Fortune favours the brave, la Fortuna aiuta gli audaci!
Antonio Molino