
Un nome lunghissimo, Al-Azhar Ben Khalifa Ben Ahmed Rouine che ai più non dice nulla. Ma quel nome fa già paura: è nella lista degli jihadisti. Ma fa ancora più paura perchè ha abitato per diversi anni a Rimini. Per l’esattezza in Vicolo San Giovanni, una delle traverse di viale Tripoli. A dirlo è il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti che ha incluso il suo nome nella lista (questa black list ieri è stata resa nota grazie al lavoro del consigliere regionale della Lega nord, Alan Fabbri) dei sessanta jidahisti che abitano in Italia. Ed uno, Rouine, proprio qui in città. O, almeno si sarebbe nascosto tra di noi per anni, mantenendo un profilo basso e senza frequentare nessuno. Nato nella città di Sfax in Tunisia, il 20 novembre 1975, Rouine ha anche diversi alias, Lazhar, ma soprattutto Salmane. Così sarebbe, infatti, conosciuto nel mondo del terrorismo. E secondo l’intelligence americana il tunisino non è uno semplice simpatizzante. E’ affiliato ad Al Qaeda, almeno così recita il rapporto Usa. Ma nell’organizzazione avrebbe avuto un ruolo di primo piano e molto attivo come il finanziamento, la progettazione, la preparazione di attività, oltre la fornitura e la vendita di armi. IL SUO NOME è noto anche alla alle forze dell’ordine locali seppur con azioni riferite all’inizio degli anni Duemila e non sul territorio riminese. Aveva avuto una segnalazione risalente al 2003, ma poi revocata. Ma Salmane, in realtà, non si era mai fermato. Rouine, infatti, sarebbe stato coinvolto in attività criminali del gruppo di Osama Bin Laden e sarebbe stato membro attivo di una cellula terroristica che ha agito in Lombardia. Il suo compito sarebbe stato quello di reclutare volontari da avviare nei campi di addestramento militare in Iraq per poi farli rientrare in Europa e compiere attentati terroristi, proprio come quello avvenuto a Parigi di recente. E tra i compiti di Rouine ci sarebbe stato anche quello di pianificare stragi in Italia ed in altri Paesi europei, proprio come predica l’Isis. Un pedigree da vero jiadista, insomma, quello di Salmane. Un pedigree che incute paura. IN ITALIA è stato indagato per i suoi legami con la cellula terroristica. Secondo il rapporto dei servizi segreti americani, il tunisino sarebbe stato arrestato il 30 settembre 2002 dalle forze dell’ordine italiane e condannato nel 2008 dalla Corte d’appello di Milano a sei anni e dieci mesi per associazione terroristica, condanna diventata definitiva nel 2009. Sempre stando all’intelligence americana, Rouine è stato espulso dall’Italia verso la Tunisia nel 2006 e condannato a due anni, nel suo paese d’origine, per la sua appartenza ad un’associazione terroristica. Dove sia adesso Rouine o Salmane resta però un mistero. L’intelligence americana, questo non lo dice. Per qualcuno potrebbe essere tornato proprio qui in Italia, essendo lui un esperto di immigrazione clandestina e di documenti falsi. Adesso è partita la caccia all’uomo. Anche qui tra noi. Il Resto del Carlino