Un vizio di famiglia o dell’origine del male

(ANSA) – ROMA, 02 GEN – Nessuno potrebbe smentire, anche se
ha visto distrattamente UN VIZIO DI FAMIGLIA di Sébastien
Marnier, che è proprio il nucleo familiare l’unità tossica per
eccellenza, l’origine del male (come indica il titolo
originale). E poi che la protagonista, Stéphane (Laure Calamy,
attrice di CALL MY AGENT), è davvero perfetta in questo
thriller, già a Venezia ad Orizzonti Extra e ora in sala dal 5
gennaio distribuito da I Wonder Pictures e Unipol Biografilm
Collection.
    Chi è mai Stéphane? Un mostro dietro un’apparente normalità.
    Prima ingenua lavoratrice, umile, modesta e tenera in
un’industria di sardine, e poi, lentamente, la più orribile
delle donne capace di tutto per raggiungere i suoi scopi. “Lo
so, sembra incredibile, ma quello che Stéphane fa, lo fa anche
per gli altri – ha detto al Lido Laure Calamy -. Certo è una
donna egoista, molto dura, ma dietro questo atteggiamento c’è
tutto il suo bisogno d’amore”.
    Questa la storia senza spoiler. Un giorno, senza nessun
motivo apparente, Stéphane, legata da una storia d’amore a una
detenuta (Suzanne Clement), inizia a cercare quel padre, Serge
(Jacques Weber) che la donna non hai mai conosciuto. Scoprirà
presto che è un uomo molto ricco e raffinato che vive nella sua
grande villa insieme a quattro donne, moglie e figlie, anche
loro animate da vera cattiveria e dalla voglia di accedere
quanto prima liberamente ai soldi di Serge. Queste ultime si
sentono però infastidite dalla presenza di Stéphane in casa,
perché la vedono come una possibile coerede per cui cercano di
metterla in ogni modo alla porta. Ma non sanno chi hanno davvero
di fronte. Pur di essere accettata, Stéphane, per fare una bella
impressione a quella che è la sua nuova famiglia, inizia ad
inventare e raccontare bugie sulla sua vita (cosa in cui davvero
bravissima). Questa sua capacità da strumento di difesa
diventerà causa di gelosia e odio da parte delle altre donne,
tutte in conflitto con la figura del vecchio e despota Serge. È
così all’interno della villa inizierà a diffondersi sempre di
più il male, nelle sue forme più pure: ovvero quelle del denaro
e del potere. (ANSA).
   


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