
Una bomba!
Che non esplode.
La lettura di questo libro è sconvolgente.
Avevo ascoltato, mercoledì 22 novembre, Mario Mori e Giuseppe De Donno dal vivo e mi aveva fatto impressione.
Ho letto poi il libro.
Prego tutti di leggerlo.
Mori, De Donno, Subranni, sono stati, oltre 20 anni fa, messi sotto accusa dalla Procura di Palermo con l’ipotesi di essere stati artefici di una trattativa Stato- Mafia. Su questa storia si è svolta una amplissima letteratura. Libri, Talk, fiumi di inchiostro, titoloni sui giornali. Tutti gli autori di questo film dell’orrore sono diventati ricchi e famosi e potenti. Carriere che sono arrivate alla direzione di giornali, alla conduzione di Talk, alla guida di Procure, al Csm, al Parlamento.
Beh, tutte balle! Tutte balle!
Carriere e ricchezze costruite sulle balle.
Mori e De Donno e Subranni, carabinieri al quale va restituito l’onore, per intero, sono stati assolti da tutto.
Ma non è questa la cosa più grave, seppur gravissima, non è la più grave.
Cosa è più grave? Ve lo dico.
Tangentopoli è stata raccontata come la guerra degli onesti contro i disonesti.
E’ una balla!
Lo so da sempre ma dopo la lettura di questo libro lo so di più.
C’era un sistema.
Il sistema democratico dei partiti, dopo la fine del sistema antidemocratico del partito unico, si finanziava ricorrendo a finanziamenti illeciti.
Tutti i partiti. Direttamente. Con accordi quasi alla luce del sole, fra partiti, imprese, associazioni di imprese. Il Partito Radicale era fuori, ma condapevole e otteneva finanziamenti per Radio Radicale( cosa buona e giusta..) e noi del Psi facevamo la doppia tessera che costava dieci volte quella del Psi.
L’Msi era fuori dei tavoli, ma quelli del tavolo si autotassavano quando era necessario.
Il PCI era pienamente seduto a quel tavolo e nello stesso tempo anche al tavolo di una potenza nemica, l’Urss.
La prova? Tutti i partiti votano, in Parlamento, l’amnistia sui finanziamenti illeciti, nell’83 e nell’89.
I Magistrati sapevano tutto ma non agivano.
Erano( sono) divisi per correnti politiche. E tutte le forze politiche erano coinvolte.
Questo sistema salta quando, dopo il crollo del
muro, i comunisti rischiavano di scomparire in Italia. Reagirono.
E così scomparirono i partiti moderati.
Era bello quel sistema? No!
Ma il sistema era democratico, i partiti erano democratici, con dei difetti.
Ora siamo passati ai partiti senza democrazia.
Dalla democrazia con difetti alla democrazia come difetto.
Cosa dice questo libro di più e di nuovo?
Dice che Mani Pulite si è fermata allo stretto di Messina.
Perché?
La storia era questa. A Milano.
Gli imprenditori erano taglieggiati, dicevano e dicono i magistrati e i giornali di proprietà degli imprenditori, dai politici e quindi si ribellarono e raccontarono tutto ai magistrati.
Che bel film. Che romantico.
Mori e De Donno raccontano un’altra storia.
Che riassumo, sintetizzo, così.
I magistrati, in accordo con i giornalisti dipendenti dei giornali di proprietà degli imprenditori, salvano questi ultimi. Facendoli diventare vittime. Facendoli diventare vittime di chi governa, naturalmente.
Poveretti.
(Immaginate un Citarristi che spaventa un Romiti o un Agnelli? O un De Benedetti?)
In accordo con il principale partito dell’opposizione, aggiungo io. Perché era necessario avere una sponda politica.
Questo è l’accordo.
Tu mi salvi, io ti faccio santo. Confesso quello che vuoi. Quel che ti serve.
Però non oltre Reggio Calabria. Eh no.
Oltre Reggio al tavolo e’ seduta anche la Mafia.
E quella è un’altra storia.
Li c’è il 41bis.
Quelli sparano. Mettono le bombe. Salti in aria.
Eh no!
Dal centro Italia in su ti dico quello che vuoi, vero o falso che sia, a patto che in Sicilia ti dico quello che voglio. Anzi, non ti dico niente.
E quello che sai lo chiudi in cassaforte.
E Borsellino?
Beh, a Borsellino, che invece vuole tirare le cose fuori dalla cassaforte, perché sapeva che era quello che voleva fare Falcone, gli si dice di no. No non puoi indagare.
Anzi si, gli si dice di sì, alle 7 di mattina, del giorno in cui salta un’aria.
Poi il dossier, tre giorni dopo, torna in cassaforte.
La falsa storia della Trattativa è servita a nascondere la storia vera.
È un film?
No è un documento. E’la realta.
E la storia d’Italia che è stata stravolta.
Travolta.