POTREBBE esserci una crisi matrimoniale alla base della depressione di cui soffriva Luca Giustini, il 34enne di Collemarino, macchinista di Trenitalia, che poco dopo le 14 di domenica ha ucciso con 5 coltellate la figlioletta Alessia, di appena 18 mesi, colpendola alla schiena mentre era nella culla. A parlare di un rapporto in crisi con la moglie, la 32enne infermiera Sara Bedini, è la mamma di Luca, Brunella Michelini, dipendente della Soprintendenza ai Beni culturali di Ancona.
«SI ERA confidato con un amico — ha raccontato ieri la madre di Giustini, che abita a breve distanza dalla casa in cui si è consumata la tragedia — e gli aveva detto di non essere felice perché gli mancava l’amore, ma di non poter separarsi. L’avevo visto domenica mattina, era tanto stressato, piangeva, abbiamo pregato insieme». Brunella Michelini ha tentato di contattare la nuora e i consuoceri dopo la tragedia, ma senza esito. Già domenica era stata aggredita dai familiari di Sara, che l’avevano definita ‘la madre del mostro’. Ma se la mamma di Giustini parla di crisi di coppia, la moglie del 34enne ha fornito agli inquirenti un quadro completamente diverso: ha detto loro che erano felici, che già programmavano la prossima vacanza dopo essere appena rientrati dalla Puglia. La sua audizione è stata secretata dalla procura.
Sara, rientrata a casa domenica dopo la telefonata in cui il marito gli diceva che era successo qualcosa di grave, avrebbe impiegato qualche minuto prima di realizzare l’accaduto. Si fidava talmente di Luca che inizialmente era convinta che la bimba si fosse fatta male da sola.
Ieri nel primo pomeriggio è stata intanto eseguita l’autopsia sul corpicino della piccola Alessia: il medico legale Mauro Pesaresi ha rilevato 5 coltellate, alcune delle quali hanno colpito gli organi vitali, cuore e polmoni. La bimba sarebbe morta in pochi istanti. All’esame non era presente un perito del 34enne, che è rappresentato dall’avvocato Nicoletta Pelinga. Da fonti investigative si apprende che sarebbe stata la madre di Alessia a estrarre il coltello dal corpicino della figlia.
POCO prima dell’autopsia era stata condotta una perquisizione in casa della coppia, dove è avvenuto l’orrendo delitto, e nell’auto del macchinista: i carabinieri hanno sequestrato uno zaino di Giustini, contenente block notes, forse utilizzati come diario, oltre ad oggetti il lavoro. In casa sono stati inoltre prelevati due coltelli da cucina e gli indumenti che Giustini indossava in quei terribili minuti.
Il 34enne intanto resta piantonato dai carabinieri nel reparto di psichiatria dell’ospedale regionale di Torrette: è in stato catatonico e non risponde nemmeno ai medici. Tra i ‘mi piace’ del suo profilo Facebook vi è un personaggio esperto in ‘psicografia’, la scrittura sotto la guida di uno spirito, e un ‘ricercatore’ che registra voci paranormali su un apparecchio. Luca stava combattendo contro i suoi fantasmi?
Il Resto del Carlino