Il lavoro al primo posto – il titolo dato a questa assemblea – rappresenta una concreata risposta alla crisi attuale, una risposta che Sinistra Unita appoggia pienamente.
L’aver posto il lavoro al servizio della finanza speculativa ha creato un collasso monetario di proporzioni impressionanti che dopo essersi abbattuto sulle banche ora si abbatte sugli stati e sui lavoratori. È accaduto in Grecia, sta accadendo in Spagna e in Portogallo e rischia di accadere in Italia e anche a San Marino.
Molto lucida l’analisi sulla situazione sammarinese contenuta nella relazione del Segretario uscente, Giovanni Ghiotti, e la sua denuncia verso quella rappresentanza politica che, sostenuta dai poteri forti, tiene sotto scacco il Paese alle soglie del baratro nella convinzione che il modello San Marino, basato sul segreto bancario, possa ancora essere tollerato dalla comunità internazionale. Non è così! Il recente comunicato del Ministro Tremonti dimostra come non ci sia più spazio per la solita strategia delle false promesse. Ci vogliono fatti concreti, che non devono mai divergere dalla linea della trasparenza. Pena la caduta nell’abisso.
Sinistra Unita esprime apprezzamento anche per il robusto lavoro di progettualità economica elaborato dal gruppo dirigente CSDL e illustrato dal suo Segretario candidato, Giuliano Tamagnini.
Ma per poter rimettere in moto la macchina dello sviluppo occorre vincere il nemico più grande, che non è l’Italia, ma chi si ostina a volere tenere in piedi un sistema vecchio e guasto. Solo se il Paese saprà punire i responsabili e arginare le penetrazioni malavitose – sempre più orribilmente percepibili – allora potremo riconquistare il nostro ruolo nel contesto internazionale e nei rapporti con l’Italia. Questa grande battaglia interna può essere vinta solo rimettendo Il lavoro al primo posto: il lavoro dei cittadini onesti che possono e devono ritrovare la dignità di essere sammarinesi.
Perché la crisi non la devono pagare i lavoratori, ma tutta classe dirigente che ha trasformato San Marino da «terra della libertà» a «terra dell’impunità».
Ci permettiamo, da persone franche, un’osservazione critica ai Compagni della CSDL: se tutto questo sta accadendo è necessario che ognuno (noi compresi) faccia un’attenta autocritica: senza assumersi la propria parte di responsabilità sarà difficile ottenere dalla cittadinanza quella credibilità necessaria per tracciare una nuova strada verso il futuro di San Marino.
La CSDL ha un progetto importante per San Marino, ma in passato, a nostro avviso, non sempre è riuscita a distinguersi con forza dalla logica dell’autoconservazione che ha contribuito anch’essa a bloccare il Paese.
Oggi la CSDL avrà un nuovo Segretario e un nuovo gruppo dirigente. Sinistra Unita porge ad essi i più sentiti auguri per un forte impegno a difesa del Lavoro e dei Lavoratori.
