Una “notte bianca” per portare l’Università fuori dalle aule e in Centro storico. Il rettore Corrado Petrocelli: “Il Titano conosca il nostro lavoro”

UNIVERSITA'L’Università di San Marino apre i portoni di contrada Omerelli e invade il centro storico per una notte intera, con l’obiettivo di portare cultura, musica, teatro, design e “sé stessa” a tutti i sammarinesi.

È una realtà ormai consolidata, con oltre 500 studenti iscritti nell’anno accademico in corso, eppure, osserva Corrado Petrocelli, rettore del’Ateneo, nel corso della presentazione di “Tutto in una notte”, persiste “un certo scollamento tra la sua presenza e la realtà sammarinese”.

Di fatto, “non sempre è noto cosa l’università produce, cosa fa e le sue eccellenze”, puntualizza. Di qui l’idea di organizzare una notte bianca dell’Ateneo del Titano: venerdì 19 maggio dalla 17 alle 3 di mattina è previsto un cartellone di eventi gratuiti che interesseranno tutto il centro storico con protagonisti studenti ed ex studenti, professori, ricercatori, artisti, per mettere in vetrina quello che l’università della Repubblica di San Marino produce.

Le iniziative includono tra l’altro una serie di brevi conferenze che si terranno all’Antico monastero di Santa Chiara, nell’Aula Magna, con relatori i docenti Patrizia Violi e Giacomo Stella, una performance musicale e teatrale agli Orti dell’antico monastero dal titolo accattivante “Piccola cucina cannibale”, una sfilata di moda della stilista spagnola Lucia Desu, i cui capi di abbigliamento saranno accompagnati dai gioielli realizzati dagli studenti del corso di laurea di design, che si terrà alla Galleria della Cassa di Risparmio alle 19,30.

E ancora: per gli appassionati delle fiction alla “Csi”, ci sarà un vero e proprio studio della scena del crimine, alle 17.15, ai giardini dei Liburni, con la collaborazione di militari della Gendarmeria. Non mancheranno poi le mostre, tra cui quella di oggetti- stica con arredi ricavati da materiale riciclato, sempre agli Orti del Santa Chiara. In definitiva, i cinque corsi di laurea e i quattro master daranno il meglio di sé in una notte, spaziando performance sui temi della medicina, della storia, del design, dell’ingegneria, della criminologia.

“La notte bianca è un modo per potersi mettere in discussione e per aprire le nostre porte – spiega il Rettore – è mettere insieme le nostre competenze di attività di ricerca e formative, insieme a momenti ludici, trovando un filo rosso nell’arte e nella musica che faranno da cornice a lezioni, spettacoli teatrali, mostre”. E ancora: “Dal design all’ingegneria che ci parla dei sismi, dalla chirurgia estetica ai problemi della famiglia – prosegue Petrocelli – c’è tanto, è un modo di prestare attenzione a una realtà che ha attenzione da fuori confine”. Non a caso, spiega, i corsi di laurea in disegno industriale attirano molti studenti da altre realtà: ad oggi totalizza ben 250 iscritti sui 505 totali dell’Ateneo.

Per il segretario di Stato per la Cultura e l’Università, Giuseppe Maria Morganti, la notte bianca sarà l’occasione “per presentare il lavoro svolto dall’Ateneo dal tempo della riforma, quando ha assunto una dimensione più legata al territorio”. In questa direzione, il segretario annuncia a breve l’avvio del Patto territoriale, “subito dopo la notte bianca”: si tratta, spiega Morganti, di un organismo previsto dalla riforma che “coinvolge soggetti sociali, economici e politici sammarinesi, volto a favorire l’interscambio con l’Ateneo”. La Serenissima