Credo che anche a San Marino sia ora di pensare ai tagli sulle spese per cercare di contenere quella crisi economica che si sta profilando all’orizzonte, nonostante sinora si sia cercato di soprassedere e rimandare il problema come se fossimo ancora l’isola felice che ci ha reso famosi ed invidiati nel mondo . Anche la Grecia , il Portogallo l’Italia, si avete capito bene l’Italia di Tremonti , paesi anche loro in grosse difficoltà , stanno provvedendo a varare leggi economiche , chiamatele pure finanziarie, che costringeranno a sacrifici non indifferenti i propri cittadini. E noi? Da noi ancora tutti tacciono, nonostante i gufi, che sembrano gioire della situazione che si va’ profilando per la nostra Repubblica , prospettino tempi cupi. Sarebbe invece ora che anche quassù si cominciasse a pensare al risparmio prevedendo tagli ora qua’ e ora la’ tali che possano rendere il nostro futuro meno disagevole di quanto si possa prevedere .In primis la politica che dovrebbe essere di buon esempio per la cittadinanza , quello di rinunciare, sua sponte, senza tante leggi costrittive , qualsiasi forma di rimborso percepite tramite i così detti gettoni di presenza per tutti coloro che ne usufruiscono . Nessuno è obbligato a lasciare il proprio lavoro per dedicarsi alla difficile arte della politica. Nessuno è predestinato a fare ciò. E’ una libera scelta , una missione che deve essere esercitata per amor di patria , e non per altri tipi di “ amori” . Lasciare nei forzieri dello Stato i così detti gettoni di presenza sinora presi per i vari consigli, le varie commissioni sarà poca cosa ma sicuramente , in questa fase storica , un grande gesto che riappacificherebbe e che riavvicinerebbe ai politici i cittadini ed un buon anestetico per sopportare ed accettare eventuali tagli che potrebbero investire direttamente o indirettamente quest’ultimi. Tagli che sarebbe già ora di prevedere nelle singole Segreterie per ridurre lo sperperio di denaro pubblico che è sotto gli occhi di tutti per ridurre al massimo le spese superflue per non dover essere costretti ad effettuare ciò che tutti temono e che si va paventando nel paese , tagli agli stipendi e alle pensioni. Chissà forse rinunciare ai gettoni di presenza potrebbe sembrare una proposta indecente, ma in questo paese purtroppo di indecenze in questi ultimi dieci anni………
Paolo Forcellini direttore de lo Stradone