L’arresto dell’ex direttore del Credito Sammarinese e tutto quello che ne è conseguito non può che non sollevare qualche dubbio e riflessioni sia sull’intera vicenda, sia sui provvedimenti che si stanno susseguendo.
Partendo proprio dal reato che avrebbe portato all’arresto di Vendemini, c’è da chiedersi se, come dovrebbe esserre, dato che il riciclaggio presuppone l’intento di ripulire denaro frutto di reato, dove si configuri questo intento dal momento che non c’è stato alcun tentativo di occultare il denaro in quanto il conto era proprio intestato al principale imputato, ovvero Vincenzo Barbieri e non
a prestanomi. E i soldi tra l’altro sarebbero ancora sul conto. E poi c’è una banca, bloccata dalle perquisizioni, che si è vista clona- re 40 computer e perquisire oltre 3mila mq bloccando l’operatività a tutti i clienti.
Poi c’è il commissariamento, imposto da Bcsm anche alla finanziaria Polis che nulla sembra avere a che fare con Barbieri. Infine c’è la segnalazione sospetta all’Aif partita proprio dall’istituto di credito, che ora invece è stato addirittura additato da qualcuno come il forziere di soldi della malavita.
Tutti interrogativi ai quali prima o poi bisognerà rispondere.
SAN MARINO OGGI