Se lunedì a parlare di accerchiamento era stato il responsabile della sezione “accertamento” dell’Agenzia delle Entrate, Luigi Magistro, ieri a darne la prova è stato direttamente il Ministero delle Comunicazioni. Quanto successo è perlomeno curioso se non addirittura un po’ inquietante. A partire circa dalle 9 della mattina e fino all’ora di pranzo, un furgone bianco con tanto di bella scritta lungo i fianchi “Ministero delle Comunicazioni” si è appostato nel tratto discendente della Superstrada in una piazzola di sosta subito prima del nuovo svincolo su cui dovrebbe sorgere un nuovo distributore di carburante. Ma non solo. Con un bel palo metallico alto circa 4 metri e poi una antenna lunga oltre mezzo metro si è messo ad “ascoltare” e scrutare i segnali provenienti dal Titano, dato che l’antenna era proprio posizionata verso il Monte. Due le persone scorte all’interno. Il motivo reale di questo appostamento ancora non è stato comunicato ufficialmente. Diverse quindi al momento le ipotesi. La più accreditata è che stesse eseguendo delle rilevazioni di frequenze. Da tempo infatti, anche in Italia, sono giunte ufficialmente lamentele dal Titano per installazioni di ripetitori della telefonia mobile (in particolare Wind e Vodafone) posizionati a ridosso del confine con San Marino e con le antenne puntate proprio in direzione del Monte. Ma senza un accordo specifico con la segreteria di Stato preposta questo non sarebbe possibile in quanto si tratta di compagnie estere che hanno bisogno di una concessione specifica per operare dentro San Marino. Di qui quindi, il probabile sopralluogo dei tecnici ministeriali per verificare frequenze e coperture. Certo è che, una volta che l’antenna è posiziona e che il cavo arriva alla serie di attrezzature e strumentazioni interne, oltre alla rilevazione “ufficiale” in teoria è possibile effettuarne anche di altro tipo e le apparecchiature specifiche, all’Italia non manca di certo. Che il furgone non sia passato inosservato, ma soprattutto abbia gettato più di un dubbio e un sospetto in Repubblica, lo testimoniano anche le diverse segnalazioni giunte al nostro giornale.
San Marino Oggi