Quasi prevalentemente dedicata all’analisi della situazione economica, la riunione del Coordinamento dei Moderati, convocata lunedì sera.
Dal Coordinatore Angela Venturini un riferimento a luci e ombre. La congiuntura internazionale a cui si è aggiunta la crisi del rapporto con l’Italia è stata accusata in modo particolare dal settore privato: aziende, lavoratori dipendenti, lavoratori autonomi. L’altro grande settore, quello pubblico, ha funzionato invece come un immenso ammortizzatore sociale, tale per cui i dipendenti hanno potuto mantenere la situazione di sempre, senza preoccupazione alcuna per il posto di lavoro. Per questo, nel Paese, si percepisce una netta discrasia.
Una forte preoccupazione è sul gettito, caratterizzato dal calo dell’IGR e della Monofase. Quindi è necessario intervenire con provvedimenti anche coraggiosi per rimettere in circolo l’economia, eliminando senza remore le frange distorte ed invece potenziando al massimo le aziende sane.
Dal Coordinamento dei Moderati è venuto l’assenso verso la manovra improntata dal governo per contenere la spesa pubblica. Una manovra etica, è stato sottolineato, che non toglie niente e nessuno e che non aumenta le tasse, ma che va ad incidere sugli sprechi e che quindi si configura come una positiva razionalizzazione delle risorse.
L’altro passaggio molto atteso è quello sulla PA, per l’avvio di un percorso che porti ad una migliore gestione del personale, degli uffici, dei materiali e delle strutture. L’auspicio è che anche questa manovra, che comunque avrà effetti a lungo termine, arrivi in Consiglio nel più breve tempo possibile.
Un sincero apprezzamento è stato espresso nei confronti della Segreteria di Stato per la Cultura per il dinamismo e l’originalità con cui sta caratterizzando questo settore, da sempre considerato una sorta di Cenerentola della politica. Oggi, invece, la Cultura fa notizia, porta gente, fa lavorare bar e ristoranti, valorizza il made in San Marino, spende un’ottima immagine esterna. Tutto questo, senza aggravio di spese. Anzi, con una riduzione del 30% rispetto allo scorso anno.
All’opposizione che di tutto questo fa solo sarcasmo gratuito sui numeri, i Moderati hanno replicato facendo spallucce: se è tutto qui quello che ha dire, è davvero ben poco.
Infine la situazione politica che ancora indulge un po’ troppo verso logiche logorate dal tempo e dal disastro che, queste stesse logiche, hanno causato al Paese.
Oggi è il momento di avere i nervi ben saldi, per saper fronteggiare situazioni molto difficili con tutte le risorse (umane, professionali ed economiche) che sono a disposizione, senza perdere tempo in inutili strumentalizzazioni, o per cercare di mantenere interessi personali che non hanno più ragione di esistere. Il rapporto con l’Italia rimane prioritario, non bisogna mai abbassare la guardia, ma San Marino ha le potenzialità per poter intervenire da sola e tracciare la nuova strada dello sviluppo sostenibile.