Uno Bianca: Nistri ‘memoria condivisa con la collettività’

(ANSA) – BOLOGNA, 04 GEN – “Il dolore è forte, ma a distanza
di 30 anni è importante commemorare. Commemorare significa, come
dice la parola, mettere insieme una memoria, condividerla e, da
questa, trarre degli insegnamenti. È bello quindi che non ci sia
la memoria di familiari o la memoria solo dell’Arma, è bello che
ci sia una memoria condivisa con la collettività perché il
compito dei Carabinieri è quello di servire la collettività”.
    Così il comandante generale dei Carabinieri, generale
Giovanni
Nistri, a margine della commemorazione del 30esimo anniversario
della Strage del Pilastro, a Bologna. Il 4 gennaio 1991 vennero
uccisi i tre Carabinieri Otello
Stefanini, Mauro Mitilini e Andrea Moneta per mano dei membri
della banda della Uno Bianca. Accanto al sindaco Virginio
Merola, il generale Nistri, in una cerimonia regolata dalle
disposizioni per contenere i contagi da coronavirus, a cui non
hanno preso parte i familiari delle vittime, ha deposto una
corona al cippo in onore dei militari.
    Al termine della cerimonia, un mazzo di fiori bianchi e rossi
per ricordare i tre lo ha fatto deporre davanti al cippo di via
Casini dal luogotenente Nicola Patti, comandante della Stazione
Carabineri
Navile, Anna Maria Stefanini, madre di uno dei militari. Oltre
ai fiori e
alle corone commemorative, oggi sono state piantate, accanto al
monumento, tre camelie, una in memoria di ogni carabinieri, che
fioriscono proprio nel mese di gennaio. (ANSA).
   


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