È stata aperta una nuova indagine dalla Procura di Bologna in seguito all’esposto presentato da alcuni familiari delle vittime della Banda della Uno bianca, con il coinvolgimento di ignoti e l’ipotesi di concorso in omicidio volontario. Questo caso è coordinato dal procuratore Giuseppe Amato e dalla procuratrice aggiunta Lucia Russo, con le indagini affidate alla Digos e al Ros.
L’esposto, che consiste in 250 pagine, è stato depositato presso la Procura di Bologna e la Procura nazionale Antiterrorismo, e anche la Procura di Reggio Calabria è stata informata. I familiari delle vittime chiedono la riapertura delle indagini sul gruppo criminale guidato dai fratelli Savi, composto principalmente da poliziotti, che tra il 1987 e il 1994 ha ucciso 23 persone e ferito oltre 100. Gli avvocati delle vittime, Alessandro Gamberini e Luca Moser, sostengono che ci siano possibili mandanti, complici e coperture che devono essere indagati e accertati.
Tra le richieste di approfondimento, c’è la richiesta di indagare sul brigadiere dei carabinieri Domenico Macauda, già condannato per calunnia, in relazione all’omicidio dei carabinieri Cataldo Stasi e Umberto Erriu, avvenuto il 20 aprile 1988 a Castel Maggiore. I legali delle vittime hanno presentato una memoria integrativa ai pm per mettere in luce questa vicenda.