
“Come avvenuto per chiarire definitivamente la matrice
fascista della Strage del 2 agosto 1980, attraverso la
digitalizzazione degli atti e la loro analisi, abbiamo avviato
le richieste per la digitalizzazione degli atti dei nostri
processi. Come atto dovuto alla storia dei nostri territori,
perché sia accessibile a tutti. Speriamo così di chiarire ogni
aspetto di ciò che avvenne in quegli anni”.
Lo ha detto la presidente dell’Associazione dei familiari
delle vittime della Uno Bianca Rosanna Zecchi durante il suo
intervento alla commemorazione di oggi pomeriggio a Bologna,
davanti al monumento che ricorda chi ha perso la vita per mano
della banda guidata dai fratelli Savi.
“Spero che la nostra digitalizzazione porti a qualcosa – ha
aggiunto Zecchi al termine della cerimonia – se non dovesse
portare a niente, almeno sgomberiamo il campo da tutto. Ho
sempre detto che i magistrati hanno fatto il loro dovere, ma
erano talmente tanti gli episodi criminali che erano successi
che non potevano sapere tutto. E’ doveroso, lo dobbiamo ai
nostri morti”. In vista del trentennale dell’eccidio del
Pilastro il prossimo 4 gennaio 2021, in memoria dei Carabinieri
uccisi dalla banda, a una domanda sulla commemorazione Zecchi ha
risposto: “C’è ancora un po’ di tempo, ne parleremo più avanti.
Adesso portiamo avanti la digitalizzazione”. (ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte