Rigenerazione urbana, riuso del patrimonio edilizio esistente, consumo di suolo a saldo zero. Si è concluso oggi a Bologna il ciclo di incontri dell’assessora regionale alla Programmazione territoriale Barbara Lori con gli amministratori locali di tutte le province, per fare il punto su contenuti e opportunità della nuova legge urbanistica generale.
Un provvedimento che rappresenta un vero e proprio cambiamento di prospettiva anche sul piano culturale e che – a tre anni dall’entrata in vigore – sta per entrare nel vivo dell’applicazione. Il 31 dicembre 2021 infatti scadrà il previsto periodo transitorio, entro il quale i Comuni avvieranno la stesura del Piano urbanistico generale: un unico, innovativo strumento di pianificazione che prenderà il posto dei precedenti Piano strutturale comunale, Piano operativo comunale e Regolamento urbanistico, attuando anche un significativo processo di semplificazione.
Partito nell’estate da Ravenna, il ciclo di incontri sulla nuova legge urbanistica ha toccato tutte le province emiliano-romagnole, da Rimini a Piacenza. Un’occasione importante per approfondire i contenuti della normativa.
A fianco dei Comuni per la predisposizione dei nuovi Piani
Proprio per accompagnare le amministrazioni locali in questa fase, la Regione ha stanziato a oggi 2,8 milioni di euro. Un aiuto concreto, rivolto in particolare ai piccoli Comuni che scelgono di lavorare insieme, per sostenerli nella predisposizione dei documenti, nella formazione del personale dell’Ufficio di Piano, nell’organizzazione dei processi di partecipazione e di consultazione della cittadinanza.
Con il primo bando – dal valore di 1,8 milioni – sono stati finanziati 117 Comuni, riuniti in 31 Unioni o parti di Unioni intercomunali, tutti già al lavoro. Il secondo bando, che ha messo a disposizione 1 milione di euro, si è chiuso il 31 gennaio. A breve sarà disponibile la graduatoria.
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