Urbino. Depredate 5 macchine nel parcheggio del cimitero. La testimonianza e lo sfogo di una delle derubate

auto vetro rottoURBINO. “Mi sento sotto shock e se esistesse anche una minima possibilità di fare qualcosa non voglio rinunciarci!” –  Queste sono le parole di una cittadina che è stata vittima di un furto nel parcheggio del cimitero di Urbino quello secondario nella parte nuova.

Continua la testimonianza della signora – “Due ladri a bordo di una Nissan Micra di colore nero, uomo e donna sui 30 anni pelle chiara, hanno scassinato e rubato in circa 5 macchine tra le quali una era la mia, mi hanno rotto il finestrino e rubato la borsa che stupidamente avevo lasciato sotto il cappotto, atto irresponsabile da parte mia, sottraendomi documenti e 200 euro. Erano fermi nel parcheggio e aspettavano, davano l’ idea di aspettare che si liberasse qualche posto per poter parcheggiare, per questo gli abbiamo visti bene. Invece i posti si sono liberati ma loro non hanno parcheggiato (e già questo comportamento ci doveva far pensare). Abbiamo telefonato subito al 113 sono stati gentilissimi e disponibili ma purtroppo essendo un festivo non sono venuti sul posto. Grazie però alle nostre segnalazioni e a quelle delle altre persone danneggiate, si sono messi subito al lavoro hanno fermato un auto che corrispondeva alla descrizione ma non erano loro, hanno svolto controlli anche al campo rom e fino a Montecchio, in quanto i ladri hanno provato a prelevare con la mia carta credito dallo sportello della Banca delle Marche di Gallo di Petriano. Sono veramente amareggiata, non riesco a piangere in quanto sono mentalmente a pezzi, non mi era mai accaduto, nella mia piccola realtà di San Marino io mi sento “al sicuro” o forse voglio credere che sia così non lo so … mio figlio ha detto: mamma ma siamo al cimitero com’è possibile? Gli ho detto: tesoro è possibile e noi dovevamo pensarci perché c’era sembrata strana quella macchina … ma noi siamo tranquilli … noi non abbiamo pensato che anche in un luogo dove si vanno a piangere i nostri cari, potessero accadere queste cose. Vengo con mio padre al Cimitero di Urbino da 43 anni, alla fossa comune dove durante la seconda guerra mondiale mio nonno che ha perso la vita è stato seppellito, veniamo una volta all’anno e non c’è mai successo nulla.

Ecco la descrizione dettagliata: “Questi infami erano attrezzati sicuramente con un corpo contundente per poter rompere i vetri, il ladro al volante con i capelli ricci e la barba nera occhiali da sole giubbotto nero, lei giubbotto grigio che si guardava allo specchietto come a sistemarsi il rossetto, in realtà sono due malavitosi che hanno scassinato più macchine di anziani che erano andati come noi al cimitero!

I.C.