
(ANSA) – ROMA, 11 GIU – Proseguono le attività dello
SportINTour dell’US Acli a Pesaro e tra gli appuntamenti di
punta il convegno legato al progetto “Sport Point”,
un’iniziativa finanziata da Sport e Salute e volta a diffondere
una nuova coscienza collettiva sulle opportunità dello sport:
attraverso gli sportelli diffusi sul territorio, verranno
erogati servizi in ambito giuridico, fiscale, giuslavoristico,
professionale e divulgativo, come l’incontro odierno al cinema
Astra “Sport sociale e per tutti: ambiti di intervento e
connessioni tra la riforma dello sport e del terzo settore”
coordinato dal capo della redazione sport dell’ANSA, Piercarlo
Presutti. Ad aprire i lavori Damiano Lembo, presidente nazionale
dell’US Acli.
“L’obiettivo oggi è parlare della riforma del sistema
sportivo, con particolare riferimento ai lavoratori e alla
correlazione con il terzo settore. Il sistema sportivo
rappresenta uno dei pilastri del welfare italiano: equivale al
30% del sistema del terzo settore generale. Bisogna ripartire
dai tecnici e dagli atleti che ogni giorno lavorano per
permetterci di costruire tutto questo”, ha detto Lembo. “Lo
sport ha necessità di una disciplina ad hoc – ha sottolineato il
sottosegretario sport, Valentina Vezzali – Per decenni il
legislatore ha disciplinato soltanto la prestazione sportiva
professionistica, senza pensare a quella dilettantistica e la
mancanza di una disciplina sostanziale ha determinato assenza di
tutele. I correttivi che stiamo applicando al decreto 36 del
2021 che attuano la legge delega del 2019 puntano a dare
risposte alle diverse aree dello sport”.
Parole alle quali hanno fatto seguito anche quelle della
sottosegretaria al lavoro, Rossella Accoto. “Il valore degli
enti di promozione sportiva è testimoniato dalle tantissime
attività sportive che vengono organizzate ogni anno in tutte le
regioni italiane” ha spiegato Accoto. E da qui nasce la proposta
di Andrea Balzanetti, capo redattore del Corriere della Sera, di
ripartire dai ragazzi. “Faccio due appelli: al Governo, l’invito
è a vigilare sui contratti di apprendistato ai giovani. Ai
sindaci dico: si vedono sempre meno ragazzi giocare in strada e
allora perché non pedonalizzare una piazza in ogni quartiere?”.
(ANSA).
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