Usa: altre 28 aziende cinesi nella lista nera, l’ira di Pechino

Il Dipartimento del Commercio americano, che sovrintende ai controlli sulle esportazioni, ha aggiunto altre 37 aziende alla sua lista nera, di cui 28 cinesi come quella di genetica BGI e quella di cloud computing Inspur perché accusate di rappresentare un “rischio significativo” per la sicurezza nazionale e di contribuire ai programmi di sorveglianza di Pechino.

Immediata la reazione cinese: “Esprimiamo forte insoddisfazione ed esortiamo gli Stati Uniti a smettere di abusare di varie scuse per sopprimere irragionevolmente le nostre aziende”, ha tuonato nel briefing quotidiano la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning.
    
   


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