Usa, aperte le urne per le Midterm, elezioni dello scontro totale

   Urne aperte in Usa per le elezioni di Midterm, con cui ogni 4 anni si rinnova l’intera Camera dei Rappresentanti (435 deputati) e un terzo del Senato (35 senatori su 100). Oltre 41 milioni di americani hanno già usato il voto anticipato per corrispondenza, un record assoluto. Questa modalità di votazione tradizionalmente favorisce i dem ed è motivo di contestazione da parte dei repubblicani. Altro primato di questa tornata alle urne i soldi spesi nella campagna elettorale: 17 miliardi di dollari.

   Le elezioni di metà mandato di solito penalizzano il partito che occupa la Casa Bianca: dal 1934 solo due presidenti, Roosevelt e Bush figlio (nel 2002), hanno guadagnato seggi. I sondaggi prevedono che i repubblicani riconquistino la Camera, con una probabile ‘ondata rossa’, il loro colore: attualmente i dem hanno 222 seggi (4 in più del quorum) contro i 212 del Grand Old Party. Il destino del Senato (ora 50 a 50 ma il voto della vicepresidente Kamala Harris spezza la parità a favore dei dem) è appeso ad alcune sfide testa a testa in Stati ‘battleground’: Pennsylvania, Georgia, Arizona e Nevada, ma appaiono duelli incerti anche quelli in Wisconsin, New Hampshire e North Carolina.

   I primi risultati sono attesi dopo le 18 orario Est Coast (l’una di notte in Italia) ma per i risultati finali complessivi saranno necessari forse diversi giorni, soprattutto in alcuni Stati. Joe Biden, ai minimi di popolarità (poco sopra il 40%), ha giocato la campagna lanciando il messaggio che sono in gioco la democrazia e i diritti (a partire da quello d’aborto) e vantando i successi della sua agenda sul fronte del welfare, dell’ambiente, dell’educazione. Se perde anche una Camera rischia di diventare un’anatra zoppa per il resto del mandato. I repubblicani invece hanno cavalcato l’inflazione alle stelle, i timori di una recessione e l’allarme criminalità, con Donald Trump king maker di molti candidati negazionisti delle elezioni del 2020 e pronto a ricandidarsi alla Casa Bianca.

   Ieri Biden e Trump hanno lanciato i loro ultimi appelli agli elettori, ore prima dell’apertura delle urne, con toni e accenti che esprimono la radicale polarizzazione dello scenario politico statunitense. “E’ arrivato per voi il momento di difendere la democrazia”, ha detto Biden nel Maryland, nell’ultimo comizio prima delle elezioni. “Sappiamo visceralmente che la nostra democrazia è in pericolo -ha aggiunto – ma noi saremo all’appuntamento. Il potere in America è là dove è sempre stato: nelle vostre mani, le mani del popolo”, Secondo il presidente americano, l’ala trumpiana del artito Repubblicano concentra “alcune delle forze più cupe che abbiamo mai visto
nella nostra storia”. “Questi repubblicani Maga (acronimo dello slogan trumpiano Make America great again, ndr) sono fatti di un’altra pasta, questo non è il partito Repubblicano dei nostri padri, è una cosa differente”.

    Trump, da parte sua, in un comizio nell’Ohio è tornato a riferirsi – ma sempre in modo indiretto – ad una sua nuova candidatura presidenziale, e ai presunti rischi di brogli elettorali. “Farò un grandissimo annuncio il 15 novembre a Mar-a-Lago”, ha promesso il tycoon, evitando così di anticipare l’annuncio della sua ricandidatura. Arringando la folla per circa due ore, Trump ha mostrato nuovamente la slide di un sondaggio tra i possibili candidati repubblicani alla Casa Bianca che lo accredita di un 71% contro il 10% del governatore della Florida, Ron DeSantis, seguito
dall’ex vicepresidente Mike Pence al 7% e dalla sua ‘bestia nera” Liz Cheney al 4%, dato quest’ultimo in cui ha detto di non credere.

    Alcuni repubblicani vicini al tycoon, del resto, hanno già cominciato a lanciare l’avvertimento che i risultati delle elezioni di Midterm dovrebbero arrivare entro la notte e che se dovessero tardare sarebbe molto sospetto. E’ il caso di Rudy Giuliani, l’ex avvocato del tycoon, e di Christina Bobb, uno degli attuali legali dell’ex presidente Usa. “Abbiamo bisogno di una vittoria a valanga, in modo che i dem non rubino o non trucchino le elezioni”, ha avvertito Trump, auspicando che l’esito della consultazione di Midterm arrivi presto e definendo “preoccupante” il voto anticipato. Il tycoon prevede una “ondata rossa repubblicana” nel Congresso e ne approfitta per attaccare l’attuale speaker della Camera dei Deputati, Nancy Pelosi, che ha definito “un animale”. “Mi ha messo sotto impeachment per due volte, per nulla”, ha aggiunto, quasi per giustificarsi.


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