Usa in campo contro contagio ma nessun salvataggio Svb

Il governo e le autorità bancarie americane scendono in campo per evitare l’effetto domino di Silicon Valley Bank. Come molti osservatori hanno già evidenziato, con ogni pobabilità il crack della banca californiana non prelude a una nuova crisi finanziaria sulle orme di quella del 2008 e per questo l’amministrazione Biden non pensa minimamente ad un salvataggio diretto, ma è pronta comunque a tutelare i depositi e a fare in modo che altri istituti non subiscano il contagio. Un rischio che non viene invece affatto escluso nel Regno Unito, dove molte imprese del settore tecnologico sono largamente esposte e corrono per questo, stando all’allarme lanciato dal cancelliere dello Scacchiere, Jeremy Hunt, “un serio rischio”. In una telefontata con il governatore della California, il presidente degli Stati Uniti si è informato direttamente della situazione, ma è stata Janet Yellen, segretario al Tesoro, a rassicurare i mercati e a spiegare quale sarà la strategia di intervento. Il governo sta lavorando a stretto contatto con le autorità di regolamentazione bancaria per aiutare chi ha depositi presso la banca fallita e istituti simili, senza però ricorrere ad alcun salvataggio pubblico. “Durante la crisi finanziaria, ci sono stati investitori e proprietari di grandi banche sistemiche che sono stati salvati, ma le riforme che sono state messe in atto significano che non lo faremo più”, ha chiarito Yellen durante un’intervista televisiva. “Siamo però preoccupati per chi ha dei depositi e ci concentriamo sul tentativo di soddisfare le loro esigenze. Ho lavorato tutto il fine settimana” con le autorità di regolamentazione bancaria per “progettare politiche adeguate per affrontare questa situazione”, ha sottolineato ancora la responsabile del Tesoro, spiegando che la Fdic sta prendendo in considerazione una “vasta gamma di opzioni”, che includono anche le acquisizioni. Le procedure d’asta sarebbero state avviate sabato in tarda serata e le offerte finali dovrebbero pervenire entro la serata di domenica. Persino Elon Musk, in una delle sue ormai immancabili uscite su Twitter, non ha escluso l’idea di un acquisto. Ma secondo quanto riportato da Bloomberg, la Federal Deposit Insurance Corp e la Federal Reserve starebbero valutando anche la creazione di un fondo ad hoc per garantire il maggior numero possibile di depositi presso le banche potenzialmente in difficoltà. Yellen ha comunque assicurato che il sistema bancario è “sicuro e ben capitalizzato”, oltre che “resiliente”. “Gli americani devono sentirsi sicuri che il sistema bancario sia sano e salvo, che possa soddisfare le esigenze di credito delle famiglie e delle imprese e che i depositanti non debbano preoccuparsi di perdere l’accesso al proprio denaro”. Parole che hanno in qualche modo risposto agli appelli di investitori, imprenditori e di alcuni politici, soprattutto di estrazione democratica, che hanno sollecitato il governo a garantire tutti i correntisti, evitando un fuggi fuggi verso le banche più grandi che metterebbe a rischio quelle locali di più piccole dimensioni, causandone il collasso come già accaduto proprio a Svb. La Fdic garantisce infatti solo i depositi fino a 250.000 dollari, il che significa che chi possiede capitali più importanti è già tentato di trasferirli altrove. Non solo, secondo i dati riportati dal Financial Times, il 96% dei clienti di Svb non era coperto alla fine dello scorso anno dalla necessaria polizza assicurativa. L’obiettivo è comunque quello di trovare una soluzione il più velocemente possibile. Non a caso la Fed ha convocato per domani mattina una riunione straordinaria del proprio consiglio. Il motivo dichiarato è l’esame dei tassi che saranno applicati dalle banche singole della Federal Reserve a livello locale. Non un caso, considerando che come causa del fallimento, gli analisti identificano proprio il rialzo del costo del denaro da parte della banca centrale.


Fonte originale: Leggi ora la fonte