l candidato alla nomination per la Casa Bianca Donald Trump, repubblicano noto per le sue posizioni estremiste, chiede il divieto di ingresso ai musulmani in Usa “almeno fino a quando i nostri rappresentanti non riusciranno a capire cosa sta succedendo”. Dalla Casa Bianca la replica è netta: “Proposta contraria ai valori americani, e agli interessi di sicurezza nazionale”. Pronta la reazione del consiglio dei musulmani d’America: “Con queste proposte, si arriva al fascismo”. Trump, che è in testa nei sondaggi in campo repubblicano, parla di “divieto totale e completo”, ma non specifica come il provvedimento possa essere applicato ai credenti di religione islamica che già vivono negli States. Bollata come “ridicola” e “demenziale” la proposta da altri candidati repubblicani, Christie e Jeb Bush. Per Carly Fiorina la reazione “eccessiva” di Trump è tanto pericolosa quanto quella opposta del presidente Barack Obama. Qualche ora più tardi è sceso in campo anche un big del passato repubblicano: “Credo che bandire un’intera religione va contro ogni cosa in cui crediamo. La libertà religiosa è sempre stata una parte molto importante della nostra storia”, ha detto l’ex vicepresidente Dick Cheney.
La presa di posizione di Trump, già noto per dichiarazioni al limite del razzismo, arriva dopo la strage di San Bernardino del 2 dicembre. Poche ore prima, il senatore Marco Rubio, altro candidato repubblicano alla Casa Bianca, aveva polemicamente chiesto a Barack Obama: “Dove sono le prove di una discriminazione contro i musulmani?”. E le parole di Trump non arrivano in un giorno qualunque. Il presidente Usa ha infatti tenuto un importante discorso sul terrorismo dallo studio Ovale. “La minaccia è reale, ma noi vinceremo. E non rinunceremo ai nostri valori”.
Trump, in un discorso in South Carolina, ha anche inneggiato nuovamente all’uso delle armi: “Se a Parigi la gente avesse avuto con sè pistole non ci sarebbe stata quella carneficina”, ha detto.