Usl non firma: “La rappresentatività vero limite della trattativa con Csu e Anis”

Biordi FrancescoL’Unione sammarinese dei lavoratori ha deciso di non firmare il rinnovo del contrat- to per il settore industria, siglato da Anis e Csu.

Dopo l’Organizzazione sammarinese degli imprenditori quindi anche il sindacato di Francesco Biordi ha detto no al contratto industria. I rappresentanti del terzo sindacato non hanno però voluto mancare all’incontro conclusivo di ieri alla sede dell’associazione industriale, diversamente da quelli di Osla. Per Usl il contratto e la questione della rappresentatività sindacale, inserita nel testo del rinnovo, vanno discusse su binari paralleli. “Eravamo presenti- spiega il segretario generale Francesco Biordi- perché abbiamo partecipato a tutto il percorso dalle prime fasi della trattativa”.

“Condividiamo la necessità di un contratto unico- puntualizza- ma a certe condizioni”. Pomo della discordia del rinnovo è stato l’allegato sulla rappresentatività, definitivo il “vero limite” della trattativa con Csu e Anis.

Usl, come richiesto, ha consegnato ai partecipanti del tavolo tutta la documentazione relativa ai suoi 1.800 iscritti, per certificarli. “La stessa Iss – sottolinea Biordi – ha certificato che Usl raggiunge il 21% della rappresentanza totale dei lavoratori”, e non ha nessuna remora ad affrontare l’argomento.

Ma la partita in gioco, osserva, è molto più grande: è la tutela della libertà sindacale. Nell’allegato di fatto, “si pongono delle condizioni- chiarisce Pancrazio Raimondo, del direttivo Usl e segretario Uil frontalieri- per limitare la possibilità di formare una nuova organizzazione sindacale”. Francesca Busignani, segretario della federazione Industria, ammette il rammarico: al tavolo Usl è riuscita a portare nel contratto due aspetti rilevanti, quale l’attenzione alla formazione e crescita dei lavoratori e alla sicurezza. Malgrado tutto, anziché sul rinnovo contratto industria, il focus degli incontri è stata la rappresentatività, “altro tema importante- sottolinea- che avrebbe dovuto essere trattato in un altro tavolo”. Per i vertici di Usl le condizioni per trovare una sintesi sul contratto unico esistono, ma “non è accettabile- concludono- un’impostazione sulla rappresentatività che nei fatti tutela il fortino dei sindacati esistenti”. E ancora: “È un’impuntatura incomprensibile”.

La Serenissima