Come già anticipato nell’intervista esclusiva di MF-Milano Finanza al segretario agli Esteri della Repubblica di San Marino, una cooperazione vaccinale tra l’Italia e la piccola Repubblica del Titano può avvenire soltanto all’interno di un quadro di accordi siglati in merito tra i due Paesi. Per questa ragione è iniziato nel pomeriggio un incontro tra il segretario della Lega, Matteo Salvini, e una delegazione governativa dell’enclave, alla quel partecipano il segretario al Lavoro, Teodoro Lonfernini, il presidente della delegazione sanmarinese presso il Consiglio d’Europa, Marco Nicolini, il capogruppo consiliare della lista di maggioranza Gaetano Troina e la presidente della commissione Finanze, Denise Bronzetti.
“Entro fine aprile”, ha detto Salvini, “San Marino metterà in sicurezza tutta la popolazione. Mi piacerebbe una collaborazione tra governi nel nome della salute e del ritorno alla vita”. Al contempo, però, il segretario agli Esteri, Luca Beccari, ha detto oggi sulle colonne di MF che la campagna di inoculazioni sul Titano è appena iniziata, e che la timeline prevista per le vaccinazioni è molto simile a quella dei Paesi del blocco Ue.
Intanto, il segretario della Lega ha posto l’accento sulle necessità produttive dell’Italia. “Personalmente”, ha spiegato, “sto cercando di allacciare rapporti utili con altri Paesi come Israele e India: il vaccino deve essere prodotto ovunque, basta che arrivi presto”. L’ex ministro dell’Interno ha poi lodato la decisione dei governi di Austria, Danimarca e Ungheria, che hanno avviato “percorsi autonomi per l’approvvigionamento”.