Vaccino Covid, a San Marino si deve ancora cominciare

 

In Vaticano Papa Francesco riceve la seconda dose mentre il quinto Stato più piccolo del mondo sta ancora installando i frigoriferi. Ma chiede una patente vaccinale per entrare

Mentre in tutto il mondo prosegue la campagna vaccinale anti Covid, tra le polemiche per le mancate consegne e i dibattiti sulla reale efficacia delle varie tipologie di siero, nella Repubblica di San Marino nessun cittadino residente ha ricevuto la prima iniezione. Premessa: gli abitanti della Repubblica che confina con la Provincia di Rimini sono appena 33.000, l’Ospedale di Stato è anche l’unico sul territorio, ma in altri piccoli Stati dell’Europa continentale, come Andorra o il Principato di Monaco (dove la prima dose è stata iniettata il 30 dicembre) e il Vaticano (Papa Francesco ha ricevuto la seconda dose) le vaccinazioni proseguono giorno dopo giorno. Sul Titano il piano predisposto prevede una campagna del tutto simile a quella prevista in Italia. Le prime dosi saranno riservate al personale sanitario, poi toccherà agli over 80 e via al resto della popolazione. La Repubblica aveva sottoscritto qualche settimana fa un accordo bilaterale con l’Italia, che si è impegnata a cedere una quota parte delle dosi in arrivo sul territorio nazionale a San Marino (che a sua volta le acquisterà in autonomia dall’Italia). A dicembre dal governo era stata garantito che il piano vaccinale avrebbe seguito di pari passo quello italiano anche per quel che riguarda i tempi oltre che le modalità.

Ancora nessuna data

Ma solo mercoledì 3 febbraio, a 38 giorni dal Vaccine day europeo, l’Istituto di Sicurezza Sociale ha comunicato l’avvenuta installazione del secondo frigorifero compatibile con la conservazione dei vaccini, molti dei quali legati alla filiera del freddo. E su Facebook monta la protesta. Un gruppo di cittadini ha pubblicato una pagina per portare all’attenzione del governo il problema dei ritardi nelle somministrazioni. Di fatto, lamentano i cittadini, non è ancora nota la data di inizio delle vaccinazioni.

«Niente tampone per i vaccinati in arrivo dall’estero»

Intanto nella Repubblica di San Marino tutti i cittadini provenienti dall’estero, Italia esclusa, sono tenuti a sottoporsi a un tampone molecolare entro le 48 ore dal momento di arrivo. Nell’ultimo decreto promulgato dal governo il 30 gennaio è però stabilito che gli stessi cittadini in arrivo dall’estero potranno entrare nella Repubblica senza dover sottoporsi a tampone se muniti di certificato vaccinale o in alternativa di un documento che attesti la negatività al virus. Non è di fatto una patente vaccinale a tutti gli effetti ma ci si avvicina parecchio.

 

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