Valencia. “Il mio bar di Valencia è un museo dedicato a lui”.

The-DoctorIL COVO di chi ama Vale, a mezz’ora da Valencia, è un bar sotto il mare del tifo. Si chiama Jamòn Jamòn, ovvero ‘prosciutto prosciutto’, e lo gestisce nel porto di Sagunto l’italiano Stefano Bof. Nel corso degli anni lo ha trasformato in un piccolo museo dedicato a Rossi, e ovviamente in queste due settimane è stato il ‘bersaglio’ preferito degli sfottò degli spagnoli: «E’ una tortura, anche se nessuno ha mai superato i limiti – racconta Bof, 49 anni, varesino trapiantato prima a Tenerife e poi a Sagunto, per amore –. Spero che soprattutto domenica non succeda niente, non solo in pista, ma anche sugli spalti».
Bof è un patito delle due ruote e di Rossi, anche se la sua passione è iniziata vedendo Lucchinelli da bambino a Monza. A Sagunto, il porto dove Annibale diede il via alla seconda guerra punica, Bof gira con una Ducati 900 ss di 25 anni sulla quale ha applicato i simboli di Vale, che un paio di volte ha provato (invano) a conoscere di persona andando in sella dalla Spagna a Tavullia.

IN ONORE del Dottore ha trasformato il suo bar in un santuario davvero unico. Perché le foto che campeggiano sulle pareti sono ‘normali’, ma chi altri può vantare una collezione di vasetti che contengono la sabbia presa nelle vie di fuga delle curve più famose dei circuiti su cui ha corso Valentino? «Non li ho raccolti tutti io, alcuni amici mi hanno aiutato: i ragazzi del club Lady Ducati di Torino, per esempio, che anche domenica saranno qui a fare il tifo».
‘Qui’ è la piazza davanti al bar dove Bof piazza il maxischermo e prepara le tapas, e dove domenica si preannuncia il pienone: «Anche per questo non andrò al circuito, avrò da lavorare. Spero solo che il pandemonio che si è creato in queste settimane non degeneri, perché l’arrivo delle Iene e il loro ‘incidente’ con Marquez per esempio non ha contribuito ad alleggerire l’atmosfera». Anche se le idee del tifoso sono chiarissime, sulle responsabilità personali: «Non so se la sanzione a Valentino sia giusta, di sicuro qui tutti i piloti spagnoli hanno parlato più della provocazione di Marquez che della reazione. Secondo me hanno sbagliato tutti e due, ma chi va in moto ha capito benissimo che Marc non si è comportato bene sul piano etico, che ha corso solo contro Valentino. Al posto di Vale, io avrei fatto la stessa cosa»

Resto del Carlino