Valentini: ”manovra straordinaria per contenere deficit”

Anche a San Marino serve una “manovra straordinaria per contenere il deficit 2010 e puntare ad avvicinarsi al pareggio nel 2011”. Perché i “correttivi” sulle spese per i dipendenti pubblici, sulle tariffe di alcuni servizi ferme da 10 anni, sulla tassazione di alcuni settori fin qui “immuni” come i redditi prodotti all’estero, non bastano. Non sarà una manovra da lacrime e sangue come per altri Paesi. Ma chiederà “sacrifici e coraggio”. Anche se le casse del Titano non stanno poi così male, spiega nel riferimento in Consiglio grande e generale sulla situazione dei conti pubblici il segretario di Stato per le Finanze, Pasquale Valentini.  La media della liquidità nel 2010 è di 255 milioni di euro, 245 a maggio, per cui “non ci sono rischi di shock nell’immediato” e gli stipendi pubblici, in tutto 10 milioni di euro, non sono a rischio.

Eppure i dati del bilancio sono in controtendenza rispetto agli ultimi anni: il deficit nel 2009 si assesta a 41,8 milioni di euro, rispetto a una previsione di 47,8. Quello del 2010 è previsto a 43 milioni. A preoccupare è soprattutto il calo del 16% delle entrate, circa 633 milioni rispetto ai quasi 754 del 2008. La monofase evidenzia una flessione del 20% mentre dall’Igr vengono incassati circa 127 milioni. Cala di oltre l’11%, 80 milioni, il livello della spesa corrente. “Il deficit per due anni può essere assorbito con gli avanzi degli esercizi precedenti”, spiega Valentini, grazie anche al basso livello di indebitamento, 48,5 milioni, e a una buona liquidità. Ma sono necessari un attento monitoraggio e “da subito misure per evitare un peggioramento”. Interventi, aggiunge, “strutturali di riconversione e riposizionamento, che chiedono tempi lunghi, ma anche immediati, per garantire nuove entrate e limitare le previsioni di spesa”.

A breve in Congresso verrà portato il blocco delle disponibilità di spesa, fatte salve quelle obbligatorie, che dovrebbe permettere di risparmiare 10-15 milioni di euro. Ci sono inoltre “gli spazi nelle spese per i dipendenti pubblici per un maggiore rigore e un migliore impiego delle risorse, senza andare verso tagli di stipendi e licenziamenti, ma incidendo su orari, turni, flessibilità”. Va avanti la riforma tributaria, prosegue Valentini, senza un aumento della pressione fiscale, ma vanno anche garantiti incentivi alle imprese.

Insomma, il segretario di Stato condivide “le preoccupazioni dei cittadini” e presenterà entro un mese il progetto economico per il 2011, che contiene anche gli investimenti per la revisione dei servizi pubblici e sanitari, ma anche nel campo energetico e nella produzione. Il cambiamento di tendenza nell’economia sammarinese è innegabile, ma il sistema “non è incurabile”, sottolinea, se a risparmi e nuove entrate si accompagna il sostegno alla ripresa. “La manovra e gli interventi che dobbiamo necessariamente mettere in campo fin da subito- conclude il titolare delle Finanze- rappresentano lo strumento necessario per assicurare la solidità della finanza pubblica che è il presupposto imprescindibile per potere varare le riforme necessarie al Paese”.

Agenzia Dire