Così il segretario di Stato per le Finanze Pasquale Valentini ha risposto ieri, nel corso della commissione Finanze, sul mancato inserimento nell’ordine dei lavori del progetto di legge sullo scambio automatico d’informazioni, presentato dal Partito dei socialisti e dei democratici.
Per discuterne ci vuole “la disponibilità di entrambe le parti – ha detto Valentini -. E la nostra non ha ?nora ricevuto risposta”. Dunque “il Consiglio Grande e Generale è disponibile a discuterne, ma per poterlo applicare servono determinate condizioni e capirne bene le conseguenze”. Valentini ribadisce la necessità per il Titano di “trovare una strada comune con l’Italia”. Italia che però ?nora non ha dimostrato “disponibilità a considerare l’idea che con San Marino ci si possa mettere a un tavolo per risolvere i problemi”. Un atteggiamento che pare generalizzato.
Anche con la Svizzera le cose infatti non vanno diversamente. Lo ha rivelato a Valentini lo scorso 1° ottobre l’ambasciatore, sottolineando come tutto sia diverso con la Germania. Con Berlino la Confederazione non parla infatti di scambio automatico o abolizione del segreto bancario, bensì di “accordi comuni per gestire la comune volontà che il deposito in un Paese o nell’altro non vada a favorire l’evasione ?scale”.
Insomma lastrada è quella della “gestione comune senza criminalizzazione”. Occorre dunque trovare “un clima di cooperazione”.
San Marino Oggi