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(ANSA) – MILANO, 18 GEN – Renato Vallanzasca, 72 anni ed ex
protagonista della mala milanese degli anni ’70 e ’80, ha
problemi seri di salute, dal punto di vista fisico e mentale. Su
queste basi la sua difesa ha chiesto oggi al Tribunale di Milano
di effettuare una perizia medico-legale, per verificare la sua
capacità di stare in giudizio, nell’udienza che si è tenuta
oggi. Procedimento scaturito dalla richiesta della Procura
milanese di applicargli “l’isolamento diurno per ulteriori 6
mesi”.
La richiesta di aggravamento dell’isolamento per Vallanzasca,
detenuto a Bollate con “fine pena mai”, è stata avanzata dal pm
dell’Ufficio esecuzioni Adriana Blasco in un atto nel quale
viene ricalcolato il cumulo pene per l’ex bandito della
Comasina, anche sulla base della condanna, definitiva dal 2016,
per la tentata rapina (di due mutande, un paio di cesoie e del
concime) compiuta in un supermercato nel 2014, quando aveva
ottenuto la semilibertà, poi revocata.
Oggi nell’udienza davanti al giudice Ilaria Simi De Burgis i
legali di Vallanzasca hanno chiesto la perizia per valutare la
sua capacità processuale, perché, secondo la difesa, il 72enne
non sarebbe in condizioni di prendere parte ad un procedimento.
Già in un provvedimento dei giudici della Sorveglianza, con cui
nei mesi scorsi era stata rigettata un’altra richiesta di
liberazione condizionale e semilibertà, era scritto che
Vallanzasca “in particolare dal 2021” è un “uomo provato”, sia
nel fisico che nella mente, “segnato ovviamente da circa 50 anni
di carcere”. E che “a volte” appare “un po’ spaesato”. E i
legali avevano depositato documentazione medica con valutazioni
neurologiche.
Il giudice dovrà decidere sulla richiesta di perizia e la
prossima udienza è fissata per marzo. Intanto, sempre la difesa
ha chiesto al pm di applicare l’indulto sulle pene (sconto di 3
anni). (ANSA).
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