Carabinieri di Novafeltria: maltratta la compagna, arrestato.
Rimane alta l’attenzione dei Carabinieri di Novafeltria sugli episodi di violenza maturati in ambito familiare, intervenendo in maniera ferma e tempestiva in tutti i casi previsti dalla legge n. 69/2019, nota come “Codice Rosso”, che mira a garantire maggiore tutela a tutte le vittime di violenza domestica e di genere.
In tale ambito, i Carabinieri della Compagnia di Novafeltria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Rimini, hanno eseguito un’ordinanza di misura cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal Gip del Tribunale di Rimini, nei confronti di un 44enne, residente in Valmarecchia, indagato per il reato di maltrattamenti in famiglia.
L’indagine è partita dalla denuncia della sua convivente, un 41enne residente in Valmarecchia, ai Carabinieri della Stazione di Novafeltria, i primi giorni del decorso mese di agosto.
I successivi approfondimenti investigativi, basati sulla raccolta delle testimonianze dei vicini di casa e dei familiari della donna che hanno confermato le violente aggressioni subite nel corso degli anni, hanno permesso di acquisire, a carico dell’uomo, gravi indizi di colpevolezza in merito al reato. L’uomo, infatti, da quasi quattro anni, avrebbe costretto la donna a subire continue vessazioni e maltrattamenti, sottoponendola, in maniera abituale, a una serie di violenze fisiche e verbali, percosse e minacce di morte. La donna era costretta a vivere in un regime concretamente vessatorio, schiaffeggiata ed ingiuriata con epiteti irripetibili ledenti la sua dignità. Tali comportamenti sono continuati anche dopo la decisione della donna di interrompere la loro relazione, pur rimanendo di fatto conviventi. Un’escalation di comportamenti oppressivi che l’hanno portata, infine, a liberarsi raccontando tutto ai Carabinieri. I militari, a seguito di una speditiva indagine, di concerto con il magistrato della Procura titolare dell’indagine, hanno consolidato il quadro probatorio a carico dell’uomo. Il Gip, alla luce degli elementi raccolti, ha disposto la misura cautelare dell’indagato.
L’uomo è stato così rintracciato dai militari dell’Arma di Novafeltria e dopo le formalità di rito è stato accompagnato presso l’abitazione dei genitori dove rimarrà in regime di “arresti domiciliari” in attesa del processo.