Noto professionista residente in Valmarecchia la sera del 6 luglio del 2020 avrebbe violentato una ventenne figlia di un’amica di famiglia. Per lui la procura ha chiesto il rinvio a giudizio per violenza sessuale aggravata. La ragazza si sarebbe recata a casa dell’orco per confidare i suoi presunti problemi psicologici a colui che riteneva quasi uno “zio” visto il rapporto di fiducia da lungo instauratosi sia con lei sia con la madre. E proprio questo strettissimo legame di amicizia è stata la motivazione che l’ha bloccata e l’ha lasciata per quasi un anno in balia del dubbio se sporgere denuncia o meno. Come tante vittime di violenze soprattutto in ambiti di conoscenze così strette, temeva infatti di non essere creduta e delle conseguenze che avrebbe comportato sulla vita di molte persone una simile rivelazione. Fatto sta che nonostante le resistenze e le suppliche l’uomo l’avrebbe scaraventata sul letto e brutalmente abusato di lei. Udienza preliminare il prossimo 13 settembre davanti al Gup.
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