JD Vance si accredita come uno degli eredi di Charlie Kirk, l’influente attivista di destra ucciso in un campus universitario in Utah.
“Domani (oggi 15 settembre, ndr) avrò l’onore di condurre il Charlie Kirk Show. Unitevi a me per rendere omaggio al mio amico”, ha scritto ieri sera sui social il vicepresidente Usa.
Sull’uccisione di Kirk è tornato anche il presidente Donald Trump. “Il problema che abbiamo è a sinistra”, ha detto ai reporter confermando che domenica prossima parteciperà alla sua cerimonia di commemorazione in Arizona. Il presidente ha anche detto che forse presto saranno annunciate indagini contro esponenti o organizzazioni di sinistra, notando che molti sono già sotto inchiesta.
Il segretario di Stato Usa, Marco Rubio, parlando a Gerusalemme, ha affermato che “l’omicidio di Kirk è stato come un lutto in famiglia”, e ha sottolineato che era un amico personale di molti membri dell’amministrazione Trump.
Le indagini dell’Fbi e il messaggio del killer prima dell’attentato
Intanto, sul fronte delle indagini, il presunto killer di Kirk ha scritto che aveva “l’opportunità di eliminare” l’influencer conservatore e “la coglierò al volo”: lo ha rivelato il capo dell’Fbi Kash Patel. Il messaggio è stato scritto prima dell’attentato di mercoledì, ha detto Patel a Fox News. Non è chiaro quale forma abbia assunto. Patel lo ha descritto sia come un “biglietto” che come uno “scambio di messaggi di testo”. Il capo del Bureau ha riferito che il testo è stato poi “distrutto” ma è stato recuperato dagli investigatori.
Inoltre, il dna recuperato da un cacciavite e da un asciugamano, entrambi trovati insieme al fucile usato per uccidere Kirk, corrisponde a quello del presunto killer, il ventiduenne Tyler Robinson, secondo quanto annunciato da Patel. La famiglia di Robinson ha riferito agli investigatori che Robinson aveva “aderito a un’ideologia di sinistra”, ha aggiunto Patel.
Ansa