Vasto programma Elly Schlein … di Sergio Pizzolante

Ho visto Elly Schlein a Piazza Pulita.
Mi sottopongo a queste torture per un istinto di professionalità politica, del quale non riesco a liberarmi, nonostante adesso faccia un altro mestiere.
Lo studio dei personaggi, delle dinamiche politiche: non riesco a farne a meno.
Mi salva, non sempre, il Buscopan.
Allora, vi dico quello che ho capito del programma di Elly, della sua visione, identità politica: niente.
È una donna senza identità.
Fluida. E non mi riferisco al sesso.
Parla molto, molto velocemente, per dire niente.
Una proposta? Un’idea? Nessuna.
Per capirci, Forlani, a confronto, era ricco di contenuti, maniacale nella spiegazione di ogni dettaglio, di ogni proposta.
Rendo l’idea?
Vi dico quello che intuisco allora.
Bene.
Lei vuole cambiare chi comanda adesso per realizzare il programma di chi comanda adesso.
Non c’è niente da ridere! Per favore.
Perché, lei dice, il programma del Pd alle elezioni
era, è, ottimo, il più a sinistra della storia.
Ma Letta non lo ha saputo spiegare.
E c’è un problema di credibilità di chi lo racconta.
Lei lo racconta meglio, dice, è più credibile. Dice.
Cioè?
Allora, guerra in Ucraina.
Diamo le armi? Domanda.
Letta rispondeva: si!
Schein: allora, prima bisogna dire che vogliamo la pace, poi bisogna dire che va fatta una conferenza, poi che va fermata la guerra, poi, diciamo che vanno aiutati.
Le armi? Vanno aiutati?
Con le armi? Vanno aiutati.
Si, in effetti, è più chiara di Letta: no alle armi.
Lavoro? Bisogna abolire il precariato!
Come? Con un nuovo modello di sviluppo.
Chiaro!
5 stelle?
Dobbiamo stare insieme.
Ma vi mangiano!
Noi dobbiamo stare con i più deboli! Dice.
Ma ci stanno già loro, dicono.
E dicono che voi state con i ricchi.
Che votano in massa per voi.
Come mettete insieme periferie e centri storici?
Spiegando meglio il programma. Dice.
Chiaro!
L’inceneritore?
Non ho studiato ancora bene il dossier. Dice.
Chiaro!
Sorrisi, abbracci, i consigli di Formigli.
Tanti auguri sinistra.
Sergio Pizzolante