A scuotere gli umori in Vaticano nel giorno dell’anniversario del pontificato di Papa Francesco è il libro in uscita proprio oggi intitolato Bergoglio e pregiudizio, firmato da Mauro Mazza, già direttore del Tg2. Sul Tempo Luigi Bisignanisottolinea l’importanza della pubblicazione che “lascia il lettore pieno di interrogativi”. L’ipotesi sollevata da Mazza si concentra sulle possibili dimissioni di Bergoglio, ritenute dal giornalista poco probabili, ma non del tutto impossibili.
Lo stesso Papa in passato aveva fatto cenno a sue possibili dimissioni, però Mazza ricorda che queste si vanno a scontrare con un fatto indiscutibile: “La buona salute di cui gode il Papa Emerito”. Finora i due pontefici sembrano aver trovato un equilibrio, come sostengono diversi teologi: “Uno orante, l’altro militante”. Una realtà con tre Papi “rischia di diventare tragica”, oltre a lacerare la Chiesa dopo le riforme tanto annunciate da Bergoglio e “mai realizzate”, oltre alle posizioni contrastanti dall’emergenza immigrazione al rapporto con l’omosessualità.
In Vaticano sta per esplodere un nuovo, drammatico scandalo sessuale. La voce, molto ben informata, è quella di Luigi Bisignani che sul Tempo annuncia “il gesto clamoroso” che sta per prendere Papa Francesco: l’istituzione di un moderator curiae, un super direttore generale del personale che dovrà assumere informazioni su ogni nuova nomina tramite la Gendarmeria Vaticana.
A inquietare il Pontefice, evidentemente, sono i segreti e i lati oscuri di tanti suoi collaboratori sulla cui moralità, fino a oggi, garantiva il Sostituto della Segreteriaavvalendosi delle informazioni fornite dal movimento dei Focolari, “inseriti negli ultimi 30 anni in tutti i gangli importanti d’Oltretevere”, fa notare Bisignani.
L’accelerazione di Bergoglio sarebbe legata alla condanna a 14 anni per possesso di materiale pedopornografico di monsignor Pietro Amenta. E ci sono anche “due inchieste riguardanti prelati omosessuali supposti pedofili”, scrive Bisignani, “in corso di istruzione rigorosa e segreta” che riguarderebbero, tra l’altro “una personalità molto vicina al Papa e molto apprezzata e conosciuta nel mondo dei media e della cultura, frequentatore, secondo alcune indiscrezioni non confermate, di un appartamento attenzionato nei pressi di via della Scrofa a Roma”. Libero