Venezia. Neonato ritrovato vivo in un cassonetto.

15.05.2006 - Avegno: neonatoIl piccolo è stato chiuso in un sacchetto e poi gettato.
Ricoverato all’ospedale di Mirano, è in buone condizioni.

Un neonato, con il cordone ombelicale ancora attaccato, chiuso in un sacchetto è stato gettato in un cassonetto dell’immondizia. È accaduto in pieno centro a Santa Maria di Sala, nel veneziano. Una donna, come riporta il Gazzettino, ha sentito il pianto disperato del piccolo e ha chiamato i soccorsi. Il neonato, di carnagione bianca, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Mirano. Le sue condizioni sarebbero buone. I Carabinieri stanno effettuando controlli negli ospedali del veneziano per verificare se si sia presentata in queste ore per eventuali cure la madre del neonato. A complicare il lavoro degli investigatori il fatto che nella zona del ritrovamento, via Cavin di Sala, non esistono telecamere che possano aver ripreso l’abbandono. Coincidenze: esattamente un anno fa, sempre a Santa Maria di Sala, un altro neonato era stato lasciato davanti alla chiesa. In quell’occasione la piccola, scoperta da una suora, era avvolta in una copertina rosa dentro una borsa della spesa.

Il pianto

Piangeva come può piangere un bimbo appena nato, ancora con il cordone ombelicale attaccato, chiuso in un sacchetto e gettato come un rifiuto. Ma quei gemiti ieri sera sono stati sentiti da una donna salese che, guardando dentro il contenitore delle immondizie, lo ha visto ed ha chiamato i soccorsi, salvandogli la vita. Ora la madre che l’ ha abbandonato avrà dieci giorni di tempo per tornare sui suoi passi e farsi viva, altrimenti partirà l’iter per l’affidamento.

Il parroco

Intanto Don Paolo Cecchetto, parroco di Santa Maria di Sala, non nasconde l’emozione nel raccontare del ritrovamento di un neonato. «È stata una mia parrocchiana madre di due bambini a notare in serata il piccolo in modo fortuito». La donna stava gettando la spazzatura in un cassonetto ma la chiavetta si è inceppata: questo incidente le ha dato il tempo di notare che a fianco del contenitore dei rifiuti era stata collocata una borsa della spesa da cui provenivano dei flebili vagiti. La signora, che ha chiesto espressamente a don Cecchetto di poter rimanere nell’ombra ed è molto conosciuta a Santa Maria di Sala, ha chiamato i Carabinieri che hanno portato il piccolo all’ospedale di Dolo.

L’adozione

Il parroco ripercorre con la memoria anche l’episodio analogo, avvenuto il 25 giugno scorso davanti al portoncino della sua canonica. «Ho aperto e mi sono trovato davanti un grande borsone, simile a quello che i parrocchiani ci lasciano per la Caritas. Dentro c’era una neonata avvolta in una copertina, che doveva aver già avuto la prima poppata. Non sapevo cosa fare, sono stato vinto dall’emozione e ho pensato di chiamare una suora per farmi aiutare». La piccola, come nel caso dell’ultimo neonato, era stata posta in una borsa collocata in modo tale da essere facilmente ritrovata. «Ora quella neonata, Martina è stata affidata ad una coppia in attesa dell’adozione definitiva».

Corriere.it