Ventotene: desolante discussione. … di Sergio Pizzolante

Sono sicuro che Spinelli, Colorni e Rossi non sarebbero d’accordo con loro stessi, oggi, sulle parti del Manifesto lette dalla Meloni.
E sono sicuro anche che a differenza della sinistra che agita Ventotene oggi, fuori dal contesto di allora, questi eroi italiani sarebbero per il Rearm, per difendere chi in Ucraina si trova nelle stesse loro condizioni di allora.
E noi stessi.
E l’Europa che è nata grazie a loro.
Questa polemica, da una parte e dall’altra, dimostra l’impazzimento del dibattito politico e culturale del nostro tempo.
La destra che utilizza la parte lontana nel tempo di Ventotene, quella morta, scritta in un carcere fascista, nell’Europa delle dittature, per togliere valore alla parte viva. Attuale.
La sinistra che mischia tutto in un frullatore Woke, ideologico, come ha scritto Giuliano Ferrara.
Con uso improvvido del passato resistente e combattente ed eroico, girato però al contrario. Stando cioè, in buona parte, dalla parte opposta di chi combatte e resiste oggi.
Vogliono la resa e la chiamano pace, tradendo la parte viva di Ventotene.
Trovo desolante la polemica storico-politica italiana.
Il palazzo di Bruxelles si chiama Altiero Spinelli!
Per la miseria.
Si chiama Spinelli perché in Europa sono tutti impazziti e vogliono la dittatura del partito della rivoluzione? O la messa al bando della proprietà privata?
Il corto circuito è tutto nella immaturità nostalgica che e’ cattivo patrimonio della destra e della sinistra italiana.
Che sono in grande parte fuori dai partiti e dalle culture politiche che governano l’Europa: socialisti, democristiani, liberali.
Dove queste forze sono vive si vota all’unanimità per la difesa europea: vedi Germania.
Dove vivono forze opposte, figlie di culture estreme, vedi l’Italia, succede il pateracchio che vediamo.
La destra è restia al riarmo perché sa che questa è l’operazione politica che farà, inevitabilmente, nascere l’Europa politica.
La sinistra è contraria perché la sinistra italiana, a differenza dei socialisti europei, vive di rigurgiti comunisti e post comunisti, come ha detto Hollande, da sempre ostili, come ha ben detto Cacciari, alla federazione europea.
Sempre.
La sinistra italiana di oggi agita il manifesto di Ventotene, del quale ha sempre condiviso la parte morta e non quella viva.
Quindi commette un falso politico.
Ecco.
Il corto circuito è questo.
Sergio Pizzolante