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  • Verona: Tudor, non dico adesso se rimarrò

    (ANSA) – BERGAMO, 18 APR – “Non posso dire adesso se resto
    al Verona o no. Finito il lavoro, ci sarà il tempo per sedersi a
    parlare”. Igor Tudor, dopo aver quasi estromesso l’Atalanta
    dalla corsa all’Europa, non si esprime circa la permanenza sulla
    panchina gialloblù: “Parleremo solo poi col direttore sportivo e
    il presidente. E non dico nulla su come andò l’anno scorso con
    Juric, non c’ero”, taglia corto il tecnico croato. Che commenta
    il finale in crescendo della sua squadra: “Meritavamo già
    all’andata quando avevamo perso con lo stesso risultato. Abbiamo
    raccolto quanto abbiamo seminato dopo una gara seria, i
    complimenti li meritano i ragazzi. A cinque partite dalla fine
    abbiamo ancora motivazioni per fare bella figura davanti a
    tutti. Facciamo le cose giuste, la qualità c’è”.
        Il confronto è con la partita contro l’Inter persa a San Siro: “Il primo tempo non m’era piaciuto e durante la settimana ne
    abbiamo parlato, perché per fare il nostro calcio bisogna stare
    attenti sull’uomo e correre dietro la palla anche quando va
    verso la nostra porta”, spiega Tudor.
        Infine, le lodi al collega di turno e a Barak: “Gasperini è un
    maestro, un visionario, al livello del Cholo Simeone, Guardiola
    e Conte. Non ha avuto la chance di andare in grandi squadre ma
    fa cose importanti – dice -. Barak è un giocatore chiave,
    quest’anno è stato anche sfortunato ed è giusto che si prenda le
    sue rivincite”. (ANSA).
       


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