Verucchio. Le Torri in svendita. Ora il centro commerciale vale “solo” 7 milioni

le-torri-villa-verucchioLA PRIMA ASTA, andata naturalmente deserta, partiva da un valore di 21 milioni e 235mila euro. Ma oggi l’ex centro commerciale ‘Le Torri’ di Villa Verucchio, che chiuse i battenti dopo appena due anni, vale molto di meno. Il complesso tornerà all’asta in tribunale il prossimo 10 dicembre, e stavolta la cifra iniziale richiesta (senza incanto, con un rialzo minimo di 138mila euro) sarà di appena 6 milioni e 857mila euro. In pochi mesi il prezzo del centro commerciale si è svalutato di un altro milione. Solo a luglio era stato fatto un altro tentativo di vendita, per una cifra iniziale richiesta di 7 milioni e 618mila euro.
CON QUELLA di dicembre salgono così a 16 le aste per ‘Le Torri’. Finora sono state tutte un buco nell’acqua… Nel frattempo il centro commerciale si è degradato ancora di più, e l’unico modo di utilizzarlo è stato quello di impiegarlo come parcheggio per gli autobus. Di ridare vita al complesso commerciale, realizzato in pompa magna da Antonio Canestri e inaugurato nel 2008, purtroppo non se ne è mai parlato. Un’impresa non facile, viste le dimensioni. Il centro commerciale si estende su 14mila metri quadrati e vanta al suo interno ben 36 negozi, oltre ai vari magazzini e locali di servizio e logistica. Non a caso al primo tentativo di vendita, arrivato poco dopo il fallimento della società, si partì dalla cifra di 21 milioni. Ma già alla seconda asta, nel 2013, il prezzo di partenza aveva subito un sensibile ridimensionamento: la base era di 15 milioni e 926mila euro. Da allora il valore de ‘Le Torri’ è sceso gradualmente, a ogni asta. Solo nel 2014 il Tribunale di Rimini ha provato per sei volte a venderlo, ma niente da fare. Nel corso di quest’anno invece le aste sono state già quattro. E ora si riprova il 10 dicembre, partendo da poco meno di 7 milioni: in pratica un terzo del primo tentativo di vendita.
NEL FRATTEMPO Canestri, i due figli e altre cinque persone sono a processo per il fallimento della società del centro commerciale. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Canestri avrebbe distratto dei fondi dalla società per ottenere un finanziamento dalle persone finite poi alla sbarra con lui. A mettere i sigilli a ‘Le Torri’ era stata la Guardia di finanza, dopo la denuncia presentata dall’azienda che aveva costruito il complesso, e che vantava un credito di 13 milioni di euro.

Resto del Carlino