BUSSANO a esercizi e attività commerciali, sventolano patrocinio della Unione dei Comuni, chiedono soldi per sponsorizzazioni cartacee e digitali che poi svaniscono nel nulla o quasi. I negozianti di Verucchio (ma anche di Santarcangelo e Poggio Torriana) scendono sul piede di guerra e passano ai fatti: incontro con sindaco e avvocato per passare al contrattacco. Un’azione congiunta per difendersi da quello che considerano un raggiro. «Ci hanno venduto un depliant cartaceo dal titolo ‘viviamo il Comune’ e una app pubblicitaria. Numeri utili, mappa e notizie sul territorio e spazi per aziende ed esercizi. Ci hanno fatto sottoscrivere un contratto che si rinnova tacitamente per quattro anni. Una fregatura» spiega Filippo Malatesta del Kiosko di Villa Verucchio. Le copie porta a porta sono state viste in sole poche unità e in qualche caso nessuna (4.000 di tiratura annunciata), e la app non ha mai funzionato. La società nell’occhio del ciclone è la Caravel srl. «Avevano chiesto il patrocinio all’Unione dei Comuni della Valmarecchia – spiega il consigliere Roberto Fracassi – assicurando che il servizio sarebbe stato completamente gratuito. Appena mi sono accorto che proprio gratuito non era, ho chiesto di annullare il patrocinio». «L’Unione dei Comuni ha contattato il referente del progetto e in via cautelativa il 7 settembre ha revocato il patrocinio a causa delle numerose lamentele sollevatasi tra i commercianti» aggiunge il sindaco di Verucchio Stefania Sabba. «È una truffa e purtroppo ci siamo cascati in tanti – rilancia Andrea Semprini del Piada Style – Hanno detto che sarebbero stati inviati i depliant casa per casa, invece ne hanno inviati solo qualche copia alle attività partecipanti e poi basta. Sto valutando la situazione con un avvocato». Ma nessuno intende farla passare liscia. «Tutti quelli che hanno firmato un contratto con la Caravel per ‘viviamo il comune’ – assicura Malatesta – pensano ad un azione legale congiunta». Alcuni esercenti sono stati sollecitati vivacemente a saldare il contratto con telegrammi, telefonate, raccomandate, ingiunzioni di pagamento. Qualcuno ha bloccato Rid bancari, altri pur modificando il codice si sono visti prelevare soldi. Esercenti e commercianti raggirati si sono incontrati con il sindaco Stefania Sabba e un avvocato per decidere una linea comune. Oltre una ventina i presenti, oltre trenta quelli presenti sulla guida. Intanto partirà una lettera di diffida dei commercianti alla Caravel perché non richieda più soldi a fronte di un servizio monco.
Resto del Carlino