
(ANSA) – SAN PAOLO, 11 OTT – La Conferenza nazionale dei
vescovi del Brasile “disapprova” e “condanna” lo “sfruttamento
della fede e della religione” nell’ambito della campagna
elettorale per il ballottaggio del 30 ottobre, che vede in gara
il presidente di destra Jair Bolsonaro (Pl) contro il leader di
sinistra Luiz Inacio Lula da Silva (Pt).
“Ci rammarichiamo, in questo momento di campagna elettorale,
dell’intensificarsi dello sfruttamento della fede e della
religione come mezzo per raccogliere voti al secondo turno. I
momenti religiosi non possono essere utilizzati dai candidati
per presentare le loro proposte elettorali e altre questioni
relative alle elezioni”, ha ammonito la presidenza della
Conferenza in un comunicato.
Secondo i vescovi del Brasile, “la manipolazione religiosa
distorce sempre i valori del Vangelo e distoglie l’attenzione
dai problemi reali”.
Nella nota, si condanna fermamente l’uso della religione da
parte di tutti i candidati come strumento di campagna
elettorale”.
Sia Lula che Bolsonaro sono alla ricerca di sostenitori nel
bacino del voto dei credenti. (ANSA).
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