
(ANSA) – ROMA, 10 OTT – Insulti, risatine, spintoni. Parole e
gesti violenti con un loro coetaneo. Il branco si sente talmente
invincibile da continuare a bullizzare il ragazzino anche su un
autobus di linea pieno di passeggeri. Ancora offese poi
degenerate in una tentata aggressione: a quel punto Simona,
conducente Atac, ha deciso di intervenire visto che nessuno dei
passeggeri si era mosso a difendere il ragazzino. Ha fermato il
bus e, con la scusa di controllare la porta posteriore del
mezzo, ha lasciato il posto guida per avvicinarsi ai ragazzi.
“Ha parlato con dolcezza al giovane spaurito per invitarlo a
seguirla e se lo è portato con se all’interno della cabina
guida”, si legge in un posto su Facebook nella pagina
dell’azienda di trasporti capitolina che racconta la storia. Il
branco si è ammutolito “consapevole, forse, di avere esagerato”.
Ma l’intervento di Simona, mamma di una bambina e figlia di
una professoressa di sostegno, non è finito lì. Voleva mettere
il ragazzino al sicura dalla crudeltà del branco di bulli.
“La nostra collega ha chiesto al ragazzo di telefonare ai
suoi familiari. Vuole essere sicura che non subisca di nuovo
quando lo lascerà al capolinea”, spiega l’Atac. Arrivati a
destinazione la mamma del ragazzino è già lì “scossa da quanto
accaduto” ma grata alla giovane conducente. Poi, nel pomeriggio,
ringrazia sulla pagina Facebook dell’azienda: “grazie per avere
salvato mio figlio dai bulli”, scrive. Parole di gratitudine per
una giovane donna che ha deciso di non fare finta e di
intervenire. (ANSA).
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