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  • Viaggio a San Lorenzo, dove comandano i pusher africani

    A San Lorenzo, il quartiere dove è stata trovata senza vita Desirée Mariottini, gli spacciatori africani tengono in ostaggio le vie della movida. E i residenti parlano di “tragedia annunciata”.

    Cosa ci faceva quella ragazzina di appena sedici anni in uno dei luoghi più lugubri e malfamati del quartiere? Quando ha varcato il cancello dietro cui è scomparsa per sempre, Desirée, sapeva in quali guai si stava andando a cacciare? Quelli che stamattina sono passati dallo stabile occupato di via dei Lucani 22 a portare un fiore parlano di “tragedia annunciata” (guarda il video).

    Nel quartiere di San Lorenzo tutti erano al corrente dei traffici di droga che avvenivano lì dentro e di come quell’immobile diroccato fosse diventato un ricovero per migranti. “Quella palazzina – ci spiega un residente – era frequentata solo da spacciatori e tossicodipendenti”. Anche la ragazzina originaria di Cisterna di Latina si è avventurata in quel luogo oscuro per procurarsi della droga? Stando alle ricostruzioni de Il Messaggero, Desirèe frequentava lo stabile semi-abbandonato già da qualche tempo. Eppure c’è anche chi oggi preferisce non parlare dei motivi che l’hanno spinta ad oltrepassare quel cancello. “Il perché Desirèe fosse lì non giustifica quello che gli hanno fatto quelle bestie”, ragiona qualcuno, ricordando la storia della giovane Pamela Mastropietro, uccisa e depezzata a Macerata lo scorso anno. Della dipendenza che Pamela stava cercando di superare in una comunità di recupero si è parlato parecchio, anche a sproposito, distogliendo l’attenzione dall’uomo che ad oggi risulta il principale indiziato per la sua morte: un pusher nigeriano.

    Credit: Il Giornale.it