Vialli ‘ho paura di morire ma la malattia non è solo sofferenza’

(ANSA) – ROMA, 09 MAR – “Io ho paura di morire, eh. Non so
quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Ma
in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire”.
    Gianluca Vialli parla della sua malattia confidandosi con
Alessandro Cattelan durante “Una semplice domanda”, il docu-show
che andrà in onda dal 18 marzo su Netflix. Alcuni contenuti
della puntata sono stati anticipati dal settimanale Oggi che
sarà in edicola a partire da domani.
    “Però – aggiunge – mi rendo anche conto che il concetto della
morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non
poter portare a termine tutte le cose che voglio fare, il fatto
di essere super eccitato da tutti i progetti che ho, è una cosa
per cui mi sento molto fortunato”. E ancora: “La malattia –
evidenzia l’ex attaccante della Nazionale, di Samp e Juve – non
è esclusivamente sofferenza: ci sono momenti bellissimi. La vita
– e non l’ho detto io ma lo condivido in pieno – è fatta per il
20 per cento da quello che ti succede ma per l’80 per cento dal
modo in cui tu reagisci a quello che accade. E la malattia ti
può insegnare molto di come sei fatto, essere anche
un’opportunità. Non dico al punto di essere grato nei confronti
del cancro, eh…”. (ANSA).
   


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